1. L'uomo della fantasia 4


    Data: 06/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: efermi

    Il sole filtra dalla tendina del bagno scaldando la mia pelle bagnata. Afferro la lametta, con cura la passo sulle gambe. Dalla caviglia arrivo fino all'inguine. Il pavimento è ormai un tappeto scuro. Guardo nello specchio mentre passo il palmo sulla superficie delle cosce. Mi giro, i glutei sono completamente lisci. Mi scappa un sorriso. Sono tutto depilato. Il vento estivo entra nella stanza, scorre sulla pelle e mi fa tremare, sensibile come un bambino. Tasto le chiappe e gli occhi si sgranano dallo stupore. Il minimo tocco è amplificato più che mai. Già immagino quando a palparmi saranno le sue mani esperte.
    
    È sera ormai. Indosso la solita tutta comoda di sempre. Prendo le chiavi della macchina ed apro la porta. Non voglio farlo aspettare, non vedo l'ora di stare con lui, di fargli vedere la sua sorpresa. Scendo il primo scalino. Cazzo, sto uscendo in ciabatte! Maledetta fretta! Torno indietro e poi di nuovo giù per arrivare in strada. Salgo in macchina e carico il suo l'indirizzo sul navigatore, almeno eviterò il traffico cittadino. Arrivo. Suono il campanello. L'idea di prendere l’ascensore e starmene in piedi ad aspettare l'arrivo del terzo piano mi mette ansia. L'energia e l'impegno per salire le scale mi aiutano a tenere a bada l'agitazione e la smania che ho. Raggiungo la porta dell’appartamento, è già aperta, lo vedo. Con la testa sono già al momento in cui scoprirà cosa ho fatto per lui. E se non gli piacessi? Se non fosse contento, se mi preferisse diverso? ...
    ... Una gocciolina di sudore mi attraversa la schiena. Riesco a malapena a dirgli “ciao” per la poca saliva che ho sul palato. Lui cinge i miei fianchi, si avvicina e mi bacia. La sua lingua inizia a giocare con la mia e il vigore mi viene meno, mi sciolgo e abbandono tra le sue braccia. Lo stringo. Passo una mano sui capelli ricci e folti, neri come il carbone. Appoggio l'altra sui pettorali massaggio dolcemente.
    
    Entriamo dentro casa senza che quel contatto magnetico dei nostri corpi venga meno. C'è una sorta di incantesimo che ci tiene appiccicati, quasi fossimo incapaci di distanziarci. Mi adagia con cura sul letto. La testa poggiata sul cuscino. Ritrovo l'odore che annusai quando per la prima volta, il mio naso schiacciato contro le lenzuola e il culetto all'insù, lui si prendeva la mia verginità. Riprovo le stesse emozioni, ma stavolta sono consapevole di chi sono, del ruolo che mi compete e mi realizza. I suoi occhi color castagna vedono solo me, luccicano di desiderio.
    
    Mentre si toglie prima la maglia poi i pantaloni e di seguito ogni indumento mi chiede di spogliarmi. Vuole vedermi nudo. Cosi faccio. Tolte anche le mutande ,eccitato e preoccupato, col pisellino floscio, rimango in attesa di una sua reazione. Resta immobile a fissarmi, studia. Provo a carpire dai suoi occhi, dalle labbra, dalla contrazione dei muscoli facciali quale sia il suo pensiero. È poco quello che lascia trasparire. Si avvicina alla mia gamba e la sfiora. Appoggia la mano e massaggia. Gli occhi ...
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