1. Dormiveglia


    Data: 07/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Mima, Fonte: EroticiRacconti

    I pallidi raggi del sole filtravano dalla piccola finestra dell'appartamento, illuminando la stanza buia e spoglia in cui dormivo. La città sembrava essersi già svegliata da un po’, con i suoi ritmi dinamici che non la portano mai a prendere fiato, e i suoi rumori entravano ovattati dalla finestra spessa, facendomi sentire estranea a tutto quel trambusto. Le pareti bianche e i pochi mobili venivano irradiati lentamente, come se il sole non volesse disturbare il mio sonno e nonostante fosse già mattina inoltrata, io non accennavo ancora a voler dare segni di vita. Con gli occhi ancora socchiusi e la bocca impastata dal sonno, mi trovavo in uno stato di dormiveglia che non volevo scacciare via, conscia del fatto che una volta in piedi, la vita avrebbe dovuto riprendere quel ritmo frenetico al quale non ero mai riuscita ad abituarmi. Quante volte me l'aveva ripetuto lui! “Sei tu che devi adattarti al mondo, non il contrario” Salvo poi assecondare ogni mia richiesta ed ogni mia stranezza con la gioia di un bambino. Eravamo due mondi opposti io e lui, ognuno perso nella sua dimensione, eppure riuscivamo perfettamente ad adattarci l'uno all'altro, come due semicerchi di una sfera a contatto, due universi che collidono creandone uno perfettamente adoperabile da entrambi, equilibrato dalla mia calma e la sua spensieratezza, le mie paure e la sua sicurezza. Un luogo caldo e rassicurante dove trovare la pace, una piccola casetta sperduta sulle montagne che solo noi saremmo riusciti ...
    ... a trovare, al quale però, da un lungo periodo ormai, non avevo più accesso. Eppure quel giorno mi ero svegliata come in uno stato di trance, convinta di essere tra le braccia di qualcuno, nonostante viva da sola in quel piccolo appartamento ormai da due anni. “Non ha senso” mi dissi, ancora intontita dal sonno. Avete presente quella sensazione che si prova dopo essersi svegliati da un bel sogno per poi ritrovarsi sbattuta in faccia la cruda realtà? La tristezza mi pervase in un istante mentre tutti i ricordi mi ritornavano alla mente, pugni allo stomaco che continuavano a susseguirsi senza che potessi fare nulla per fermarli, se non chiudendo nuovamente gli occhi sperando che il sonno mi portasse via velocemente, in un'altra dimensione nel quale la realtà non poteva raggiungermi, azzerando le sensazioni e i sentimenti, per riuscire poi a risvegliarmi senza quel peso opprimente sul cuore, ma constatai con rammarico, che malgrado i miei sforzi, non ero riuscita a sfuggire: mi ero svegliata con la stessa identica sensazione, le lacrime agli occhi e il cuore che batteva all'impazzata. La mia ossessione era tornata a prendermi e non voleva più lasciarmi in pace. É sempre così, quando si pensa finalmente di essersi liberati di una sensazione fastidiosa, ecco che questa riappare sul nostro cammino e ci accorgiamo che quel veleno mortale iniettato nel nostro corpo, continua a farsi strada nel sangue, nella carne, nel cuore. Nonostante la mia stanza fosse completamente bianca, dalle ...
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