Il maratoneta
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Hardcore,
Tabù
Voyeur
Autore: coregone, Fonte: xHamster
... condizioni in cui sitrova ormai da... ma da prima non ti è ancora calato?• Beh... no... e come faceva, avevo gli occhi puntati fissi sul tuo fondoschiena. Ahaha.• Quale, questo? - con un gesto fulmineo si girò e abbassò fusò e mutandine in un colpo solo,chinandosi a 90° e mostrandomi la rotondità perfetta dei sui glutei, facendomi intravedere laprominenza della sua vulva. - Sei proprio un porco... - La mia mano questa volta arrivo all'obbiettivo e si posò proprio al centro delle due chiappe, fra lecosce e il suo fiore, umettando le dita fra i petali carnosi di quel dono di Dio.Mi aspettavo un'altro schiaffo ed invece fece finta di nulla, rimase in quella posizione,appoggiandosi con una mano al pianale del suv e con l'altra cercava di abbassarsi i fusò allecaviglie.Le mie dita, intanto, frugavano alla ricerca del pistillo di quel fiore umettato e con mia sorpresa lotrovarono prominente tanto da poterlo stringere fra pollice ed indice. Anna fu scossa da un fremitocosì forte che dovette appoggiare al pianale anche l'altra mano.Mi guardai attorno. Nessuno. Mi chinai in ginocchio e affondai il viso fra quei petali odorosi disudore e fatica. La mia lingua si mise alla ricerca di quella protuberanza che tanto la sconquassava.La trovò e affondò subito due, tre colpi precisi che sortirono nuovamente il tremito e il cedimentodelle gambe.• Aspetta, fermo! Non così. Aspetta un attimo. - si risollevò i fusò, prese la bici e me la passò.- Mettila davanti al furgone. -Nel frattempo lanciò ...
... sacca e tutti gli ameniccoli sui sedili davanti. Tirando due leve reclinò inavanti il sedile posteriore, mi disse di salire e chiuse il portellone.L'aria si riempi subito dei nostri odori ed io distinguevo perfettamente quello del suo sesso cheancora mi inebriava la mente. Mi si avventò contro slacciandomi le scarpe e togliendomi ipantaloncini e le mutande. Lo prese in mano e sospirò sentendosi liberata dal quel primo desiderio.Cominciò ritmicamente a scappellare la mia asta e lentamente ad avvicinare il viso. Dapprimapiccoli e timidi baci, poi leggere leccatine tra frenulo e glande, per poi affondarlo interamentedentro la sua bocca fino a sentirlo giù nella sua gola. Si mise con le gambe a fianco del mio busto ecapii che voleva che le togliessi scarpe e vestiti. Non esitai e, seppur con difficoltà, mentre le suelabbra continuavano ad offrirsi al mio sesso pulsante, la posizionai a cavalcioni sul mio viso.Cominciaì, avidamente, una perlustrazione approfondita del territorio, separando, con la lingua, legrandi labbra e cercando la voluttuà profonda di quel fiore. Sentivo ad ogni affondo il suo respirospezzarsi e la clitoride gonfiarsi. Mi feci più impertinente e presi quella protuberanza fra le labbra,stimolandola con la punta della lingua. Il piacere le montava e sentivo la sua bocca stringersi sullamia asta. Il ritmo della mia lingua sulla clitoride era così serrato che non potè più continuare aspompinarmi ma dovette alzarsi, inginocchiandosi nuovamente sul mio viso ma questa ...