1. La Cura?


    Data: 08/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Lesbo Autore: Human_Sins

    Sconvolta:8/01/2017Come da lei ordinatomi, dottoressa, comincio a scrivere un diario dei sogni, voglio tuttavia cominciare con una premessa, forse per giustificarmi, nonostante le sue continue rassicurazioni che, in quanto psicologa, &egrave preparata ad affrontare qualsiasi confessione senza giudicare... capisco che per lei &egrave di vitale importanza riuscire a farmi esporre i miei problemi e cercare quindi un modo per risolvere quelli che lei chiama "conflitti tra il mio Es ed il mio SuperIo" , tuttavia non riuscirei a parlare di queste cose sapendola nella stessa stanza con me, col suo sguardo puntato sulla mia schiena, ascoltando l'espressione di ciò che certe volte penso, immagino, e che mi crea malessere. Non so da dove nascano questi desideri, non ho certo condotto una vita dissoluta o dedita alla perversione. Tuttavia da un paio di mesi ho cominciato a sviluppare questi osceni pensieri. Tenerli per me li ha fatti maturare pian piano verso vette che mi lasciano basita. Come lo ho spiegato ieri pomeriggio nella nostra prima seduta, mi vengono nei momenti più strani e basta poco per scatenarli, anche l'atto più innocente. Stanotte ho fatto di nuovo uno di quei sogni, mi accingo quindi a raccontarglierlo e a descrivere ogni dettaglio che mi ha colpita, come da lei richiesto.Mi trovavo in casa mia ed era pomeriggio. Vestita con degli abiti che non ho mai posseduto e che di sicuro non comprerei. Un vestitino di cotone a fasce diagonali nere e bianche elasticizzato, ...
    ... talmente corto che a malapena mi copriva il fondoschiena. Indossavo delle calze velate...credo fossero autoreggenti perché muovendomi sentivo il fresco dell'aria sulla parte alta delle cosce e tutta la parte intima. Non portavo quindi nemmeno intimo e sentivo il tessuto strusciare sui miei seni. Ad ogni passo il vestito si muoveva leggermente, trattenuto solo dall'estrema aderenza sulla mia pelle e mi causava un prurito che dai seni arrivava dritto alla mia...penso abbia capito. Di sicuro non un vestito consono a quello che stavo facendo, preparare la colazione per una delle mie figlie, ne consono a qualsiasi altra cosa. Col suo sguardo su di me (lei era seduta al tavolo con le mani giunte sotto il mento che mi guardava e sorrideva, con quel suo faccino angelico ed ingenuo) mi muovevo per la cucina cercando gli ingredienti. Mi chino negli sportelli accanto al forno cercando le fette biscottate e non le trovo, sono costretta ad abbassarmi ancora di più e cercare in fondo al mobile. Sento il vestito salire ben oltre il mio fondoschiena e fermarsi sui fianchi esponendo le mie parti intime completamente nude alla vista di Anna che sorridendo mi chiede "non le trovi mamma?" giro leggermente e restando piegata in modo da guardarla tenendo il pacco di fette biscottate in mano e le rispondo "no amore le ho trovate, eccole" e la guardo. I nostri occhi non si incrociano, non guarda la mia faccia. i suoi occhi, verde scuro come i miei, sono puntati sul mio sesso.Questo pensiero mi folgora e ...
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