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Sesso e parenti. (2 parte)
Data: 12/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Giovii1234
"Secondo round" gli dissi. "Sei proprio una porcellina" mi disse con sguardo malizioso. Gli presi il cazzo e lo misi dritto e con un colpo mi ci sedetti sopra. Un urlo di piacere da parte mia e un: "aaaah" da parte sua. Inizia a cavalcarlo e a cavalcarlo e a cavalcarlo. Mi distendevo sul suo corpo, mi sedevo, saltellavo. E intanto lui perlustrava il mio corpo, me lo toccava con le sue mani grandi. Mi strizzava i capezzoli o mi accarezzava la pancia o i fianchi. Ero totalmente preso da lui. Eravamo così presi da quell'amplesso che ci baciammo a lungo, infilandoci la lingua, leccandoci le labbra. Venne di nuovo dentro di me. Continuammo lo stesso per un po' e finalmente ci staccammo. Mi distesi accanto a lui, mentre rivolgeva lo sguardo al tetto. Stava pensando. Gli misi le dita sul petto e iniziai a passarle su e giù, lo stavo stuzzicando di nuovo. "Non ti stanchi mai?" mi disse guardando ancora il tetto. "Fino a quando non ti sarai stancato tu." gli inizia a leccare il fianco destro. "Ti va se facciamo un'altra cosa?" finalmente si girò verso di me, mi guardò fisso negli occhi e mi mise le braccia attorno a mò di abbraccio. "Tutto quello che vuoi" mi accoccolai tra le sue braccia e iniziai a baciargli il petto villoso, metre lui mi baciava la testa e mi accarezzava i fianchi fino al mio sedere, dove si soffermava a palparlo per qualche secondo. "Scambiamoci i ruoli." Smisi di baciargli il petto e lo guardai allibito: "Sei sicuro?" gli ...
... chiesi. "No, ma tu non sei ancora venuto e io voglio provare ciò che provi tu." mi rispose. "Non ti facevo così dolce e premuroso, zio, ma non ce n'è bisogno." sorrisi. "Insisto." mi disse fermo e deciso. "O devo ritornare brutto e cattivo come prima? Ti devo legare e schiavizzare?" "Fai tutto quel che vuoi del mio corpo" il mio sorriso si trasformò in un sorriso malizioso. "Ma se proprio vuoi ti inculo, zietto, o dovrei dire ZIETTA?" lo derisi. Mi diede un piccolo schiaffo senza farmi male: "Zio, ovviamente, ti ricordo che sono comunque io che ho i peli sul petto." "Hai ragione. Girati, forza! E mettiti a novanta." "Ehi, sono io quello che da ordini qui" controbattè lui. Non sapevo se essere felice o triste. Non mi piaceva l'idea di metterglielo nel culo, però lo feci. Misi la mia faccia sul suo culo peloso e gli leccai l'ano peloso. Odorai il suo buchetto e sapeva di mare, sudore e umori maschili. Mi decisi di metterglielo. Un colpo secco, lo feci girare e vidi la sua faccia dolorante. Mi distesi sul suo petto e mi dedicai ai suo capezzoli duri e grossi e pelosi, mentre spingevo nel suo culo. Non era poi così male, era caldo, accogliente, stretto. Ansimavo io, lui ansimava. "Zietto, non sapevo fosse così bello" gli disse ansimando. "E io non pensavo fosse così doloroso all'inizio, lo sto facendo solo per te." Lo baciai in bocca e poi sentimmo entrare qualcuno dalla porta. Era un altro mio zio e mio cugino che erano scesi per prendere ...