1. Fabio e Renato come nasce una storia


    Data: 13/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bastino9

    ... candidato. Bussarono alla porta: avanti!; entrò un ragazzo di 24 anni, alto, leggermente palestrato occhi chiari e capelli biondo scuri e lisci . Ci fu un momento di panico per entrambi; a mio favore c’era la posizione che ero dietro la scrivania sulla quale troneggiava la sua cartella, lui era davanti a me e dipendeva da me!. Prego si accomodi pure, mi dia i suoi documenti personali; se avessi potuto gli avrei scaricato addosso tutta la mia rabbia, l'umiliazione di quella sera e riuscivo a dominarmi con difficoltà. Non avevo ancora finito che venni chiamato dai colleghi per la pausa mensa, mi alzai e dissi: da questo momento sono in pausa, lei ha tre possibilità: può aspettare qui in corridoio, può ritirare la domanda e andare via, può andare alla mensa dove un piatto unico con bevande e caffè costa 40 euro!! il resto può solo vederlo e salutarlo. Le posso parlare per favore ? non qui e non ora. Alcuni giorni dopo lo rividi in azienda nel settore logistica, mi venne incontro : le posso parlare per favore? Non qui e non ora, alle 23 al parco vicino al boschetto. Il giorno dopo durante la pausa mensa si accostò: le posso parlare per favore ? ieri sera io c’ero ma lei no!; gli feci segno di avvicinarsi di più e all’orecchio gli sussurrai: culatone si ma stupido no! La stessa sera dopo cena sentii squillare il citofono e alzata la cornetta: le posso parlare per favore? ma che cosa è un incubo! Sei solo o con la banda? Si, Si cosa ? solo, sali 7 piano a sinistra. Lo feci entrare. ...
    ... Si può sapere che cosa vuoi? Ti voglio chiedere scusa per quella sera, fu una stronzata e mi dispiace che sia capitata a te, però i soldi te li sei presi! se non li prendevo io li prendeva un altro e ti avrebbero anche menato, ma che cariiiinooo! Grazieee neeee! bene adesso che vuoi altri 40 euro ? adesso fai lo stronzo però, ti saluto e mi baciò sulle labbra; stavo per aprire la porta ma prima gli ricambiai il bacio sulle labbra e lui mi infilò la lingua in bocca per un bacio veloce ed un messaggio, adesso se vuoi me ne vado, no, stronzo resta. Ci trovammo sul letto nudi e ci osservavamo. Renato era alto circa 1,80, si vedeva che aveva o faceva sport o palestra, aveva una discreta peluria chiara sui pettorali che poi si riduceva in una striscia continua che finiva dritta nell’ombelico, il pube si presentava come un bosco curato e da poco rasato, lo scroto era completamente glabro e su di lui si appoggiava un bel cazzo dalla pelle chiara attraversata da qualche venuzza rossa e blu. Presi il suo membro flaccido tra le mani ed abbassai il prepuzio liberando una bella cappella grossa e rosa, accolsi in bocca quell’invitante glande e lo lasciai scendere fino al palato, sentii il corpo di Renato attraversato da un fremito, lo estrassi e stringendo la mano la feci salire verso l’alto, la cappella si gonfiò ed io la ripresi in bocca facendola arrivare ancora al palato e anche un poco oltre. Il cazzo rispondeva vivacemente e presto divenne duro io mi calai ancora di più sul pube per ...