Primo compleanno
Data: 11/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Maschio-Hot, Fonte: Annunci69
I MAGGIO - ore 9,00
Riesco a trovare posto a sedere nella metro stamattina, di solito rimango in piedi ma mi sento un po’ agitato. Mi sono alzato presto per prepararmi, le istruzioni erano state chiare, esigenti, perentorie come nessuno me le aveva fatte finora. La sua voce al telefono era stata sin dall’inizio intima, forse perché avevo dovuto, in cam, assecondare le sue richieste, le sue ispezioni. Tutto aveva funzionato bene, volevo quest’incontro sin dal primo momento che avevamo chattato, sentivo che lui era il perfetto maschio per la mia testa, per la mia volontà prima che per la mia pelle. Eppure ero agitato, senza che questo mi preoccupasse perché sapevo che era necessario affinché tutto riuscisse come lui desiderava. Si aprono le porte e sfilo tra alcuni turisti concentrati su googlemap. Nello zaino sulle spalle mi sono portato un cambio, un altro suo ordine, non si sa mai. La scala mobile che sale verso l’alto mi ricorda la scalinata dell’ingresso del liceo; domani ho compito di latino, faccio la versione nel pomeriggio, mi ha detto che sarà tutto finito in poco tempo. Se non ce la faccio a scuola non ci vado, adesso che ho 18 anni posso firmarmi da solo le giustificazioni, nessun problema quindi. Esco all’aria aperta finalmente, accendo il navigatore, imposto l’indirizzo, 5 minuti a piedi e ci sono.
Terzo piano, interno 7, la porta si apre e ne esce una musica lontana che non conosco. Entro. Devo cercare la camera da letto, così mi ha detto.
L’ingresso è ...
... quasi buio, davanti a me emerge un san Girolamo sopra una console di noce. Devo spogliarmi e appoggiare tutto lì sopra; lo faccio in fretta impaziente di trovarlo, di vederlo, di essere il suo servitore. Ho la pelle d’oca, non si può dire che sia caldo, posso andare a destra o a sinistra e decido per quest’ultima. C’è un odore di chiuso. Entro in una piccola cucina appena rischiarata, penso di aver preso la via più lunga. Imbocco di seguito un breve corridoio con una porta a destra, allungo le braccia perché lì propio non vedo cosa c’è oltre, finché faccio scorrere una porta nascosta. Davanti a me un salotto con due frau, un fratino di quercia circondato da poltrone con spalliere damascate, intorno libri, lampade e ancora dipinti, finestre su visioni campestre e marittime. Sento un rumore, un fruscio ma non ne sono sicuro, mi muovo in quella direzione. Ancora un corridoio ma vedo una porta aperta da dove viene una luce azzurrina, ovattata che illumina, una volta raggiunto l’uscio, la camera da letto. Tra le coltri c’è lui. “Buongiorno, vieni qui accanto” mi dice senza che riesca a vederlo. Appena arrivato lì, mi porge una mascherina, la indosso senza che me lo chieda e subito sento una mano calda accarezzarmi le cosce, le dita mi fanno girare per parlarmi le natiche liscie e perlacee, per poi di nuovo farmi voltare e sfiorare il pube tutto perfettamente depilato. Sento che esce dalle lenzuola, percepisco il movimento d’aria delle coperte e il planare delle sue gambe a sedere ...