1. Come l'acqua salmastra


    Data: 15/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... a volume bassissimo. Il rumore delle onde e delle navi lontane non lo metteva a suo agio."Non sei tipa da champagne, immaginavo..." sorrise, prendendo la bottiglia "... Bicchieri, niente?"Viktorie sorrise. "E poi come faccio ad ubriacarti?" lo provocò, mentre lui dava un piccolo goccio.Non era proprio un amante di quella roba, ma in fin dei conti un poco di alcool poteva aiutarlo a sciogliersi un po'. Si sentiva nervoso, ma non voleva dirle il perché.La moretta prese la bottiglia, lentamente, fissandolo nella semioscurità. Le mani accarezzavano in maniera lenta ed oscena il collo della bottiglia, accostandolo sempre più alla piccola bocca carnosa, fino ad appoggiarvelo, e a finire delicatamente carezzato dalla lingua di lei. Era oscena e provocante, nel suo fare quel ridicolo pompino alla bottiglia."Ah, si beve così?" commentò Marco, distendendo coperte su coperte sul fondo della barca, cercando di creare un giaciglio, guardandola senza pensare troppo a cosa stesse facendo. Gli tirava, tantissimo, nei jeans.Viktorie scoppiò a ridere. "ahahah! No, si fa così..." e detto questo, infilò il collo della bottiglia in bocca solo per estrarlo, rimanerci attaccata, e tracannarne un sorso infinito in un solo colpo."Santo cielo, dai qui che vomiti!" intervenne lui, cercando di riprendersi la bottiglia."... Che poi non la dovresti neanche bere!" chiuse il discorso, e la bottiglia.Lei lo guardava con un sorriso a metà tra il dolce e l'ironico, abbracciandolo."ci sono..." si lasciò ...
    ... cadere tirandoselo dietro, nel fondo della barca "... Così tante cose che NON dovrei fare..." finirono a rotolare assieme, baciandosi, sempre più avvinghiati.Lo voleva, ecco, era un sentimento così crudo e semplice e puro, che non aveva altro in testa. Si lasciò stringere, toccare, palpare, sorridendo quando lui cercava di esplorare una zona un po' più spinta.Sospirò davvero, quando lui le prese i seni sotto le sue mani calde. Palpatine fuggevoli, quasi caste, non c'era stato tempo e modo per altro, ma in quel momento..."Sei libero di gustarle per bene..." sorrise, stringendo con le sue mani candide le sue, sui suoi seni. E Marco gustò, infilando una mano sotto la maglietta fece sgusciare fuori come un ovetto sodo dal guscio il seno di Viktorie, presto riempito di mille baci.Oh, era tutto così fantastico, come l'aveva immaginato nel suo letto, puntualmente finendo con il toccarsi, nell'ultimo mese e mezzo. Il mare che li cullava, l'isoletta che le era sempre piaciuto andare a cirumnavigare, il suo copro più adulto di quello dei suoi coetanei che le sembravano, sempre, dei ragazzini incapaci di crescere.Quei pettorali loro non gli avevano, e quelle braccia... Viktorie infilò le mani sotto la sua maglia per saggiarne gli addominali finora solo sfiorati, spiati, intuiti. Sodi, allenati, Marco correva tutti i giorni e faceva nuoto, a qualcosa serviva... Era tutto così uguale alla sua immaginazione... Persino spogliarlo fu inedito, ma quasi familiare. Naturale, ecco.Si trovò ancora ...
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