1. Come l'acqua salmastra


    Data: 15/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... vestita su di lui a petto nudo, sentiva sotto di s&egrave il suo sesso pulsare, e sorridendo più a sé che a lui pensò che aveva proprio voglia di vederlo bene da vicino."Vik, aspetta, aspetta un attimo..." cosa voleva lui, mentre delicatamente slacciava la cintura?"Lasciami fare..." miagolò lei. "... Dai, un'occhiatina..." no, non voleva solo guardare, voleva toccare, stringere, baciare, magari anche succhiare, non &egrave che avesse programmato proprio tutto, ma era ben disposta alla sperimentazione.La sua prima sperimentazione, nel vero senso della parola. Marco la lasciò arrivare a slacciare, a calare un poco i jeans, ma la fermò quando le sue dita un po' fredde arrivarono a solcare la deliziosa e appetibile fossetta degli addominali, che puntava dritta all'inguine."Oh... Neser me!" sbottò Viktorie. Santo cielo, era la sua prima volta, perch&egrave continuava a interromperla. "... Che cazzo hai, i tentacoli? Ma lasciami fare!" sbuffò, rivolta a lui."No, &egrave che..." Marco non terminò la frase, le dita candide tirarono giù i boxer con decisione, era il momento di far prendere aria all'uccellino."To... Mě... Doj�m�."Furono le uniche parole che uscirono, dopo qualche secondo di totale, immenso silenzio, dalle labbra di Viktorie. L'ascendenza dominicana di Marco, il suo codice genetico, o la casualità, quello che fosse, aveva fornito l'imbarazzato ragazzo di un sesso di dimensioni impressionanti.O almeno, fu questo il sentire della mora, ancora con le dita lievemente ...
    ... tremanti arpionate all'elastico dei boxer, mentre nella penombra osservava qualcosa che supponeva esistesse solo per ipotesi.I ragazzi avevano dimensioni diverse, d'accordo, quindi dalle più piccole alle più grandi, ma...Non immaginava quel'grande', non immaginava'lì', non così, a cinque centimetri dalla sua bocca e dalla sua testa, preparata a tutto meno che a quello."Oddio..." rantolò Marco, portandosi le mani al volto. Era di una tenerezza infinita, le mille occasioni per vantarsi del suo cazzo che potevano capitargli ogni giorno e l'unica cosa a cui pensava era di avvertirla, evitare un incontro simile. Una tenerezza che suscitò in Viktorie un aumento dell'interesse per tutta la situazione.D'altronde era un cazzo, era quello del suo ragazzo, quello che si era portata lì perché potessero per la prima volta stare assieme, e lei voleva che quella notte lui la prendesse."Entrerà." pensò, toccando l'asta che ebbe un tremore, prima di prenderlo in mano. Relativamente, perché di fatto le punte delle sue dita non si toccavano. Un diametro proporzionato alla lunghezza, un cilindro, un tronco, un sesso che si rivelò più morbido di quanto pensasse, evidentemente non ancora al pieno della felicità.Entrambi smisero di parlare per quella che fu una reciproca scoperta. Le mani di Viktorie stuzzicavano teneramente il sesso di lui senza saper bene che fare, scorrendone i rilievi delle vene e della pelle con curiosità per una cosa nuova, ma soprattutto lei stava scoprendo che quello che faceva ...
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