Perché, a volte, il picchiare una donna non è solo opportuno ma necessario
Data: 17/11/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... sento che me lo stanno demolendo, ma quanto godo, la mia sofferenza aumenta il piacere in misura esponenziale, mi sento gemere, urlare dal dolore e godere... godere! Poi ancora... non ce la fanno più, sono ambedue soddisfatti, mi invitano a sgomberare, io chiedo loro dove vanno, mi dicono Marsiglia, al porto. Ridono, hanno là un mucchio di amici, mi chiedono se sono interessata ad andare con loro. Scendo dal grosso veicolo, mentre loro si risistemano. Lui? E' là! A fianco dell'automobile, in piedi, in attesa. Lo raggiungo, apro il bagagliaio e prendo la mia valigia. -Vado con loro, ti faccio sapere quando e dove venire a prendermi, quando mi sarò stufata ti farò uno squillo...- E pensare che potrebbe riavermi, ancora adesso, dovrebbe solo riempirmi di botte, buttarmi a terra e prendermi a calci e chiamarmi cagna, cagna schifosa, puttana! E tornerei sua... sua, sua! Deve solo farmi sentire che ci tiene a me. Che lotterebbe per me, che rischierebbe la vita per me. Farmi capire che non mi permette di comportarmi da puttana. Farmi sapere che mi controlla. E deve essere geloso. E picchiarmi quando non gli ubbidisco, devo sentire che mi vuole sua, solo sua. Tibet