Riorganizzazione del processo produttivo - parte iv
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: ClaudiaSimontacchi
... Arrivata alla scrivania mi sfilo la camicetta bianca. Lo guardo mordendomi le labbra, e lo invito ad avvicinarsi. Lui rischiando di cadere nell’impaccio dei pantaloni, e della mia gonna rimasta li a terra, si avvicina maldestramente. S’inginocchia, e spostando leggermente il pizzo del perizoma, lecca il mio fiorellino anale, ancora arrossato dopo il rapporto con Hakim. Mi lecca da prima delicatamente, poi procede sempre più sfrontato ed ingordo. Mi invita ad abbassarmi in avanti, e con la sua lingua ruvida mi percorre tutto il solco anale. Ci sputa sopra due o tre volte per ricominciare subito a leccarlo. Eccitato si alza e appoggia la sua cappella al centro del mio anello scarlatto, per spingere lentamente, ma con decisione, la sua verga dei balcani dentro di me. Sento il mio buchino arrossato dilatarsi. Josef sa usare magnificamente il sua attrezzo e mi strappa mugolii di piacere immenso. La sua andatura è regolare, più volte fa roteare la sua verga grossa dentro di me, per allargarmi ulteriormente. La sensazione è totalizzante, il mio corpo eccitato trema dal desiderio. Lui prosegue ancora e ancora, senza mai fermarsi. Mi lecca le spalle e mi sussurra parole in albanese e italiano di grande sensualità, quasi senza accorgermi raggiungo un orgasmo potente. Quando lui si accorge e mi sente fremere sotto le sue mani, mi stringe a se ...
... penetrandomi profondamente. Il mio orgasmo si conclude così: stretta tra le sue braccia virili. Ora è il mio turno … dovrei essere io a consegnargli il suo giusto premio: dovrei inginocchiarmi davanti a lui e lasciare che mi cacci in bocca il suo grosso, cazzo albanese … senza che io opponga resistenza dovrei permettergli di venirmi in gola. Mi giro ad osservarlo. Lui sembra soddisfatto del “lavoro” svolto. Indietreggio e non togliendo mai i miei occhi dai suoi occhi verdi… Ancora una volta sono di fronte a lui, il suo sguardo e pieno di aspettative…che verranno deluse, infatti gli mollo un altro sonoro ceffone sulla stessa guancia, che diventa nuovamente rossa. Incredulo si ritrae e mi guarda smarrito… “Il tuo lavoro fa schifo!, e non riesco a credere che tu non sia in grado di eseguire un foro del genere! – la tua è negligenza!!! – Sei perfettamente in grado di eseguire un foro come questo e allargarlo per bene – non è vero?” , lui abbassa lo sguardo e mi confessa che la sua era una reazione all’atteggiamento arrogante di Nicola: lui sbagliava il lavoro perché non riusciva a denunciare le vessazioni di Nicola. Mi calmai, ma non pensai neanche per un attimo di giustificare questo atteggiamento. Lo congedai dicendogli di chiamare Shamal “Ho bisogno di parlargli, e che arrivi subito, non state li a ridere e scherzare!!!. Annuì uscendo, a testa bassa.
.