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25 - Odore di Mosto
Data: 17/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: vogliadiparole
... risistemi i capelli e uscendo dal bagno mi chiedi abbassando lo sguardo, "possiamo tornare a casa?", ti guardo sorridendo, "si mia dolce puttanella" e ti tendo la mano mentre nell'altra ho già il tuo soprabito. Mi segui senza dire una parola e scendiamo al piano di sotto. Sahib e Marco di attendono, il giovane fattore deve riaccompagnarci in paese dove abbiamo lasciato l'auto.Marco si avvicina e ti saluta con un galante baciamano, "è stato un piacere conoscerti, Laura" per poi salutare me, "alla prossima..." e ci accompagna alla macchina. Sahib è già seduto alla guida ed accende il motore mentre saliamo in macchina. Lungo tutto il tragitto che ci porta al paese rimani in silenzio abbracciata a me. Di tanto in tanto guardi nello specchietto ed ogni volta che incroci lo sguardo di Sahib lo abbassi repentinamente stringendoti a me.In paese il silenzio è assoluto, le stradine sono inanimate, solo qualche gatto, illuminato dai lampioni rende il paese ancora vivo, nella notte umida.Il grosso fuoristrada si ferma accanto alla macchina e tu ti fiondi dentro sedendoti accanto al posto di guida rannicchiandoti sul sediolino.Saluto Sahib che mi consegna alcune bottiglie di ammiccato. Lo saluto e salendo in macchina abbasso il finestrino dal tuo lato. Sahib gira intorno all'auto e viene a salutarti. "Arrivederci signora Laura", non alzi quasi la testa, ricordando il suo grosso membro dentro il tuo corpo, vedendoti nuda tra le sue mani, sussurri un impercettibile "arrivederci" mentre ...
... gli porgi la mano. Metto in moto mentre tu ti rannicchi di nuovo sul sedile. Quando parto e mi allontano Sahib è ancora lì, fermo al centro della piazzetta deserta, illuminato dai fari della Land Rover.Ti addormenti mentre ti riporto a casa, il solo rumore del motore e del vento la colonna sonora del viaggio di ritorno a casa.Parcheggio sotto casa tua, cerco nella tua borsa le chiavi di casa, "eccole, trovate", prendo borsa e le bottiglie di vino e giro intono all'auto, sei ancora addormentata, avvolta nel tuo soprabito, solo le lunghe cosce scoperte. Senza dire nulla ed a fatica, ti prendo in braccio, istintivamente mi abbracci e di accoccoli. Con un piede chiudo la portiera "santa invenzione la chiusura col telecomando", un breve lampeggio mi accompagna mentre mi avvicino al portone di casa tua. un'impresa riuscire ad aprire con te in braccio e le altre cose in mano.L'androne è silenzioso, vista l'ora tarda, mi fiondo in ascensore e saliamo al tuo piano. Facendo il minor rumore possibile e senza accendere le luci apro la porta d casa tua, una luce proviene dal salone, non presto attenzione ad essa e ti porto dritto in camera da letto. Poso le cose che ho in mano e ti adagio sul letto scoprendolo dal tuo lato. Oliver non è a letto. ti spoglio rimanendoti solo con l'intimo addosso, lo slip mostra una enorme macchia umida. Ti copro e tu ti accorgi del tepore che ti copre e ti giri su di un lato.Ti lascio e uscendo spengo la luce, dal salone giunge il rumore di qualcuno che si ...