Anna 4 - Mi affeziono alla schiavetta
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu
... decidere autonomamente quello che vuole fare. D'altro canto dipende da voi per vivere, non è in grado di mantenersi. Purtroppo, io neppure sono in grado di mantenerla. Vivo bene, ma con la mia pensione non sono in grado di provvedere a lei�.-�Noi siamo benestanti, siamo perfettamente in grado di provvedere a lei. Ma ci preoccupa il suo futuro. Non vorrei che questa relazione, che noi non approviamo, le rovinasse la vita. Ma non vorremmo nemmeno che lei sia infelice� fece il marito di Claudia.-�A te la parola, piccola� dissi a quel punto rivolto ad Anna.-�Ecco, vedete, il signor Giuseppe ha esposto le cose molto bene. Io con lui sto bene, la sua autorità mi fa sentire sicura. Come ha detto lui, è il mio padrone ed io sono la sua cagnetta affezionata. E poi, io sono felice di stare fra le sue braccia, mi sento protetta e credo di amarlo. Per il mio futuro, credo che non dovreste preoccuparvi, ogni volta che vengo da lui, prima di tutto mi fa studiare, m'interroga, è più severo dei miei professori�. I suoi cercarono d'interromperla ma li fermò con un gesto della mano e continuò �So di dipendere da voi ma so pure che mi volete bene e che non cercherete di rendermi infelice. Mi rendo conto pure che lui non può mantenermi. Ma vorrei tanto vivere qui, con lui, per farlo felice�.Scese un gran silenzio. Si udivano soltanto i nostri respiri. I genitori si guardarono negli occhi. Infine, il padre iniziò a parlare.-�Mi mettete in una posizione difficile. Sono ...
... profondamente convinto che questa relazione non sia una buona cosa per Anna. Ma dovrà essere lei a rendersi conto del suo sbaglio. Tu cosa vuoi fare, Anna�.-�Vorrei vivere con lui� fece l'interessata, decisa.-�D'accordo, ma sai dove stiamo. Siamo i tuoi genitori e saremo sempre a disposizione della nostra unica figlia. Ti apriremo un conto in banca, dove ti verseremo un assegno mensile per il tuo sostentamento e potrai fare quello che vorrai, anche se penso che sia uno sbaglio. Ma ognuno deve sbagliare per conto proprio�.A quel punto Anna saltò su e corse ad abbracciare e baciare i suoi genitori, poi ritornò da me e mi gettò le braccia al collo, iniziando a baciarmi. Si vedeva che non stava in sé dalla felicità.-�Quando potrò trasferirmi ?� chiese.-�Quando vorrai, piccolina della mamma� disse Claudia.-�Quando vorrai, anche subito� dissi io, �anche se, forse, è meglio farlo con la calma il prossimo fine settimana. Nel frattempo, ti vuoi fermare da me questa notte ?�.-�Oh, sì, signore, sarei felice� fece lei.-�Bene, allora finiamola con questo del �signore� e dammi del tu, anche se dovrai essere sempre rispettosa. Ora vai con i tuoi, prendi quello che serve per stanotte e quello che ti servirà per andare a scuola domani. Hai finito di studiare per oggi ?� dissi, mentre li accompagnavo alla porta.-�Sì, signore, se vuole posso portare i libri così lei potrà interrogarmi�-�Mi fido di te, ora vai� le dissi, dandole una pacca sul sederino.Dopo meno di mezz'ora, Anna era di nuovo davanti ...