1. Bisex, l'inizio?


    Data: 20/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Legny85, Fonte: Annunci69

    ... si sedette sul divano e mi disse di camminare per la sala, muovendo il culo e strusciandomi sugli oggetti. Aveva un’ossessione per il mio sedere. Si slacciò i pantaloni e iniziò a masturbarsi.
    
    Lo guardavo e la scena mi piaceva, mi pareva di essere in un’altra realtà. Decisi istintivamente di non frenarmi.
    
    Mi avvicinai al suo cazzo ed iniziai a giocarci, senza metterlo in bocca. Era di discrete dimensioni, piuttosto largo e molto duro. Lo toccavo, ogni tanto gli leccavo l’asta, le palle e lo sbattevo sul mio volto.
    
    Lui rideva nervosamente, forse infastidito dal fatto che non aveva in mano la situazione.
    
    Fu così che allungò la mano, dal cassetto accanto al divano e tirò fuori un presarvativo. Mi disse: “Mettimelo. Con la bocca”.
    
    Aprii pacchetto, sfilai il preservativo, lo infilai in bocca mantenendo fermo il cappuccio tra la lingua ed il palato. Con le mani gli afferrai il cazzo ed iniziai a farli un pompino, facendogli scivolare il preservativo (con non poca difficoltà) lungo tutta l’asta. Andai avanti per vari minuti.
    
    Lui mi lasciò fare, fin quando non decise di iniziare a comandare il movimento della mia testa. Fu faticoso, ma eccitante. Sentivo anche il mio cazzo gonfiarsi nelle mutande e scontrarsi con la rigidezza dei fuseaux.
    
    Quando decise che aveva finito, sorrise e mi disse: “Bel pompino, ora andiamo di là”.
    
    Mi alzai e per il desiderio di conferma gli domandai: “Credi che io sia la tua puttana?”. Sorrise. Questo gioco lo stava facendo ...
    ... eccitare.
    
    Andammo in camera da letto. Mi spinse sul meterasso. Prese qualcosa dall’armadio, fece tutto molto velocemente. Si gettò su di me e mi mise in testa, ricoprendomi il volto, i collant di sua moglie.
    
    Mi fece girare a pancia all’ingiù e mi tolse in attimo i fuseaux e le mutande.
    
    Si era straiato su di me e sentivo il suo cazzo appoggiato all’ingresso mio culo. Iniziò a baciarmi attraverso i collant che ricoprivano il mio viso, mi teneva per il collo, sussurandomi nell’orecchio parole confuse: “Troia... Mi esplode il cazzo... ora ti inculo...”. Parole che accendevano la mia eccitazione e che facevano impazzire anche il mio cazzo. Ma lui non voleva toccarlo e soprattutto non voleva che io me lo toccassi.
    
    Ogni tanto mollava la presa e mi sputava sul culo, infilandoci le sue dita nervose. Proseguì per qualche minuto, finchè non mollò la stretta e, sollevanosi sulle ginocchia, iniziò a sbattermi in cazzo sul culo. Ero sempre a pancia in giù. Ad un certo punto si tolse il preservativo e lo lanciò, mi disse di non muovermi, premendo il mio volto contro il cuscino del letto. Sentii che si stava masturbando.
    
    Cominciò di nuovo a chiamarmi ripetutamente “Puttana” e ad ansimare in modo sempre più forte. Venne copiosamente sul mio culo, schizzandomi anche sulla schiena.
    
    Si alzò e nervosamente mi disse che potevo andarmene. Rimasi di ghiaccio.
    
    Mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno. Mentre gli passavo accanto mi diede un’altra sculacciata e mi disse di fare in ...