A quest'ora della notte 1 - Racconti Erotici

A quest'ora della notte 1

... che il mio cazzo e’ gia’ duro e dritto, i tuoi occhi me lo confermano. Abbasso la mano e lo accarezzo, lo sento caldo, rigido, scopro la punta e questo lo indurisce ancora di piu’. E’ grossa, lucida, quasi rossa, non la guardo spesso, in genere ho altri spettacoli ai quali interessarmi ma e’ il tuo sguardo che guida il mio.

Mi piace essere nudo davanti a te, mi eccita, circondato dal calore e dal vapore che sale dal tuo corpo.

Con la mano stringo forte l’asta, la pelle e’ morbida ma sotto ci sento le vene dure e gonfie, e’ una sensazione usuale per me ma ogni volta mi stupisco della sua trasformazione, come riesca a diventare grosso e duro, nodoso come un ramo di quercia. Lo so che quando e’ cosi’ eccitato la cappella e’ piu’ grossa, sembra un fungo caldo e vivo, la fessura in cima e’ leggermente aperta, pronta a scaricare il seme con lunghi getti abbondanti, la pelle e’ tesa, la faccio scorrere lentamente seguendo il tuo sguardo che non lo abbandona un attimo.

Tu non perdi un particolare dei miei gesti, ti guardo e lo masturbo lentamente due o tre volte, vedo che ti piace, apri gli occhi di piu’ e acceleri le carezze del dito lungo la fessura aperta, vedo che sparisce dentro un attimo e poi esce, vorresti lasciarti andare al piacere ma mi aspetti pregustandolo perche’ sai che arrivera’ piu’ intenso e sconvolgente del solito.

Lo lascio dritto che punta verso il tuo ventre e scendo a toccarmi lo scroto, e’ duro anche lui, contratto, i testicoli sono stretti dentro, ...

... succede ai predatori prima della lotta.

Le mie palle sono grandi, ne sono sempre andato fiero, anche cosi’ contratte non riesco ad avvolgerle completamente nella mano. Accarezzo la pelle rugosa ed e’ un gesto che mi piace molto, stringo leggermente, le sento dentro dure e calde mentre un brivido di piacere mi percorre tutta la schiena.

Tu hai chiuso l’acqua e ti sei buttata un telo sulle spalle ma lo lasci aperto davanti, ho capito che ti piace farti guardare, siamo vicinissimi ma senza toccarci, la punta del mio membro quasi sfiora il tuo ventre ma restiamo a guardarci come ipnotizzati dalla sensualita’ del momento. Ed io ti scruto, ti esploro senza toccarti e intanto riprendo a coprire e scoprire la cappella, lentamente, non voglio che tu perda un particolare.

Lo vedi Bruna come ha voglia di te ? E tu mi rispondi con lo stesso ritmo, il tuo dito, anzi due dita adesso, mimano il mio movimento dentro di te, ti sto scopando senza toccarti, lo capisco da come muovi il bacino, ti allarghi, ti apri per farmi entrare sino in fondo, i tuoi fianchi danzano dandomi il ritmo.

Mi piace guardarti fare l’amore con me da sola, io accelero e tu hai aperto di piu’ le gambe, adesso le dita sprofondano tutte, poi escono e accarezzano tutta la fessura sino al clito e poi affondano ingorde.

Si, Bruna, stiamo facendo l’amore senza toccarci, solo i nostri sguardi sono in contatto ma tu mi senti dentro ad esplorarti tutta, io ti sto chiavando. Con l’altra mano ti accarezzi il seno, ...