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Quel giorno sulla spiaggia
Data: 24/11/2020, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: noname_1980, Fonte: xHamster
... stabilimento. Di corsa con la sua auto a casa sua. Chiusa la porta alle nostre spalle non riuscii a trattenermi e lo baciai leccandogli anche la faccia “adoro sentire la tua barba ispida sulla lingua...” “che puttana che sei! Ed io adoro il tuo bel culo sodo” “sei bellissimo mi eccita da morire il tuo pelo” gli dissi mentre ormai senza più vergogna gli massaggiavo il cazzo da sopra il costume. Ci spostammo subito sul letto in un frenetico 69 che vedeva lui sotto e me sopra che mi ingozzavo con il suo cazzone durissimo eccitato anche dal poter accarezzare le sue gambe folte mente il mio buchetto si apriva facilmente stimolato dalla sua lingua e dalle sue dita. Ci interruppe il suono del campanello. “E' Carlo, spostati che ora iniziamo a fare sul serio” Carlo mi trovò già con il buco bagnato ed un poco aperto e messo a pecorella eccitato e pronto a subire il mio destino. Si sono avvicinati e mentre Carlo indossava un guanto di lattice Stefano spalmava abbondante gel sul mio buchetto e con due dita lo faceva entrare in profondità “ora ti lubrifico bene anche dentro così scivola più facilmente” “sei pronto?” mi chiese Carlo, sono certo che ti piacerà, io sono bravo a fistare, tu devi solo rilassarti” Sentii entrare il primo dito, o forse erano già due, poi il terzo, il quarto ed infine la spinta aumentò di vigore, respirai a fondo e cercai di rilassarmi il più possibile e mentre espiravo spingendo in fuori come se dovessi andare di corpo mi son sentito aprire a dismisura e la ...
... mano è entrata. Una sensazione bellissima. “ecco puttanella, ti sei preso la mano intera, e senza urlare, complimenti! Ora vediamo quanto sei bravo. Quando non ce la fai più dimmelo” e poco dopo la sentii avanzare nella pancia lentamente, molto molto lentamente. Ero teso ed eccitato ma avvertivo poco dolore e soprattutto desideravo così tanto far bella figura che resistetti un po' più delle mie forze. Carlo si fermò quando iniziai a lamentarmi ad alta voce. Arretrò di un poco e rimase fermo per farmi abituare poi iniziò ad uscire per poi entrare ancora sempre molto lentamente e come il giorno prima il mio culo ha iniziato a sbrodare lubrificando in modo naturale consentendogli di aumentare la velocità. Godevo, godevo eccome! Il mio cazzo mezzo duro veniva masturbato da Stefano che con l'altra mano mi accarezzava la testa “bravo così... prendilo profondamente... lasciati aprire...” la velocità aumentò ancora un poco. Non so quanti centimetri oltre al polso riuscì a farmi entrare so solo che sborrai imbrattando la mano di Stefano che mi massaggiava anche le palle. “guarda che buco di culo gli è venuto” disse Carlo con tono soddisfatto togliendo completamente la mano “adesso sì che è davvero un bel culo rotto! Davvero sorprendente per un ragazzo così giovane” e la mise di nuovo dentro in profondità. Ora entrava quasi con facilità ed io godevo e gemevo senza sosta. Il mio cazzo rimase mezzo duro anche dopo la sborrata per lo sfregamento contro la prostata che mi faceva impazzire. ...