1. Adriana incontra Monica


    Data: 25/11/2020, Categorie: Lesbo Autore: iset60, Fonte: RaccontiMilu

    ... scivolò sul suo seno, il palmo aperto, sentii il capezzolo duro sotto le mie dita, lo strinsi, roteando la mano. Un brivido, sentii la sua mano fra le mie cosce, continuando a baciarci, mi accarezzava la pelle sensibile dell�interno della coscia, salì lentamente sino a toccare il bordo delle mutandine già umide. Le nostre bocche si staccarono, ansimavamo tutte e due, gli occhi verdi erano magneticamente fissi sui miei, la presi per le braccia e la feci alzare, ci abbracciammo, automaticamente lei si tolse la maglietta e io mi strappai via la camicetta ed il reggiseno, rimasi ammaliata dai sui seni, grandi ma tonici, le aureole erano grandi e scuri, i capezzoli eccitati svettavano come grosse ciliegie rosse. Ci abbracciammo di nuovo, stavolta i seni si schiacciarono contro, i capezzoli si strofinarono fra di loro, sentivo i miei duri come pietre, quasi doloranti. Stingendoci l�una all�altra continuammo a baciarci, ora il nostro bacio era più profondo, un rivolo di saliva ci bagnava il viso, fra risucchi e linguate. Sentii le sue mani scivolare di nuovo fra le cosce, sollevare la gonna, le bocche si staccarono, mi fece voltare, mi poggiai al bancone della cucina, lei sollevò la gonna sulla schiena, sentii le sue mani leggere sulle natiche, poi la sua lingua che disegnava arabeschi sulla mia pelle, scostò le mutandine, le sue dita esplorarono i miei buchi segreti eccole, sull�ano, carezzarono in tondo lo sfintere, seguite dalla lingua avida, poi dentro la fica, anche qui la ...
    ... lingua le seguì, mi esplorò leccando dapprima le grandi labbra poi penetrandomi, la sentii piacevolmente dentro, eccola sul clito, mi chinai ancora di più e lei lo strinse fra le labbra, ero un fiume di umori che lei leccava, succhiava, bevevo, avrei voluto gridare il mio godimento invece mi morsi le nocche delle dita. Non ne potevo più volevo lei e lei voleva me, mi scostai la presi per mano. Vieni, vieni qui con meTi trascinai fino in camera da letto, lungo il corridoio ci strappammo via gli ultimi indumenti. Sul letto avevo messo delle lenzuola azzurre, la feci sdraiare, il suo corpo bianco ed invitante risaltava in maniera stupenda. Mi sdraiai accanto a lei, ancora un lungo bacio, poi i nostri corpi scivolarono con naturalezza nella posizione che ambedue desideravamo, di fianco, il capo dell�una fra le cosce dell�altra e viceversa, le lingue già pronte a darci vicendevole piacere��.Sentivo il calore del tuo corpo, il tuo respiro all'interno del mio sesso glabro che aspettava e quasi voleva risucchiare la tua lingua e come una morsa pulsava e cercava il contatto. Quando ciò avvenne fu quasi una scossa per me che risvegliata dalla tua lingua quasi mi richiamava tra le tue cosce che ammiravo con soddisfazione: inebriata dal tuo profumo assaporavo il tuo piacere e altrettanto ne riversavo io nelle tue dolci labbra.Per maggiore soddisfazione mia e tua mi aiutai con le dita, quasi volessi rubarti il sesso e portarmelo via nei mie lunghi viaggi solitari, quasi a voler compagnia.Un ...