1. Trasgredire: al parco col senegalese e il tunisino


    Data: 25/11/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: MirySlurpSlurp, Fonte: RaccontiMilu

    ... palpava con vigore. Mi piaceva molto, era un portento, impossibile da fermare, non ne avevo le forze fisiche né mentali. In seguito mi ha fatto uscire le tettine dalla magliettina e ha iniziato a baciarmele e a leccarmi i capezzoli. Provavo dei brividi favolosi. A un certo punto si è fermato e in un attimo ha cacciato fuori il suo pene. Sono rimasta letteralmente a bocca aperta, mai visto niente del genere abituata al mio ragazzo. Era enorme. Lungo, ma soprattutto veramente largo. Un manganello, con una cappella pazzesca. Mi sono quasi spaventata alla visione. Per fortuna la panchina dove eravamo era abbastanza nascosta rispetto alle viuzze centrali dei giardini e non c�era nessuno nei paraggi. Lui mi ha chiesto se mi piaceva il suo attrezzo, io ero senza parole non sapevo che dire. Allora ha preso nuovamente l�iniziativa, mi ha risollevata e messa seduta sulla panchina, mi ha preso la mano e mi ha fatto impugnare quell�enorme palo di carne dicendomi di darmi da fare bene. Io come in trance ho iniziato a muovere su e giù la mano, con sempre più ritmo. La mia sega gli piaceva, io continuavo a smanettare quel bestione fissandolo, era veramente uno spettacolo. Poi d�improvviso mi sono sentita la sua mano prendermi la testa e spingermela giù verso il suo pene. Non ho avuto tempo e forza di reagire, ho chiuso gli occhi e ho cominciato a sentire la sua cappella strofinare contro il mio viso. Poi mi ha turato il naso con due dita facendomi istintivamente aprire la bocca e me l�ha ...
    ... subito riempita col suo pisellone. Inizialmente mi muoveva lui la testa su e giù abusando in pratica della mia bocca. In seguito mi ha detto �dai adesso fammi vedere come lo succhi da sola�. Io mi sentivo eccitata, anche se un po� timorosa. Ma l�eccitazione era forte e quando mi ha lasciato la testa ho cominciato a fare da me. Gliel�ho di nuovo impugnato e ho iniziato a leccarlo come se fosse un bel cono gelato. Poi mi sono messa a succhiare la sua cappella enorme come se stessi succhiando un gustoso chupa chups. La cosa mi piaceva, molto. Il tizio di colore si godeva il mio lavoretto, io intanto mi bagnavo sempre più. Poco dopo però l�ho sentito dire �ce l�hai fatta ad arrivare�. Di scatto mi sono fermata e mi sono tirata su, vedendo di fronte a noi un altro omone nero. Impaurita ho esclamato �ma chi è questo che vuole�. Il tizio a cui fino a un momento prima stavo facendo sesso orale mi ha risposto dicendo che quello era il suo coinquilino tunisino e che lo aveva chiamato lui per divertirci tutti insieme. Io irritata gli ho detto che erano pazzi e che me ne andavo, ma entrambi hanno cominciato a tranquillizzarmi, a dirmi che non volevano farmi del male e che avrebbero fatto solo quello che andava a me, niente di più, e che dovevo solo pensare a godermi il momento perché quando mi sarebbe ricapitato di avere a disposizione due arnesi come i loro. Infatti anche il tunisino si è tirato fuori il pene e sono rimasta di nuovo colpita. Era meno lungo di quello del senegalese, ma era ...
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