1. Tacco 10, reloaded


    Data: 26/11/2020, Categorie: Tradimenti Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti

    ... barriera che mi separava da quell’universo di piacere che aspettava solo me. Volli andare subito al sodo. Alla mia richiesta di portare a compimento il gioco intrapreso tavola, anzi sotto la tavola, si mostrò imbarazzata. Quella timidezza, l'atteggiamento pudico con cui cercava di mantenere chiuso l'accappatoio, ebbe come risultato di farmi arrapare ulteriormente. Arrossì, mentre mi confessava di aver fatto l’amore solo con suo marito. Non sapevo se crederle, ma la cosa mi intrigava. Sembrava riluttante a tradirlo, resisteva a cedere alle sue pulsioni erotiche. Si vedeva che la sua eccitazione, evidente, era però tenuta a freno da una sorta di ritrosia. Il superego conteneva l’Id. Fra i due, decisamente, l’esperto ero io nonostante l’età più giovane. La volevo, e non riuscivo più a dominare il mio pene in erezione estrema. Presi allora l’iniziativa, impaziente, e la strinsi fra le braccia baciandola. Lei si abbandonò completamente a me, concedendosi, senza più difese, totalmente ai miei desideri. Aveva finalmente ceduto ed ora potevo disporre di lei. La denudai, godendo della vista di quei seni sontuosamente prorompenti, una bella quarta di reggiseno: li presi fra le mie mani, li strinsi, affondai prima le dita, poi il volto, in quella delizia. Schiacciai fra le dita i suoi duri capezzoli facendola gemere, di dolore e di eccitazione. Constatai, dopo averle strappato le mutandine zuppe di umori, che sul suo monte di Venere c'era un rigoglioso, bruno boschetto: sono ...
    ... personalmente contrario alla progressiva “deforestazione” del sesso e fui pertanto molto compiaciuto di quella bella micetta pelosa. Lei mi guardava e i suoi occhi brillavano guardando il mio corpo nudo. Mi riempì d’orgoglio quando con un filo di voce emozionata disse: “ Nicola com’è grosso!” Adagiai Alice, percorsa da brividi di piacere, sul letto, giocai con i suoi orifizi che esplorai con le dita e la lingua, strappandole grida e mugolii di godimento. In tutti questo, non trascurai di dedicarmi anche ai suoi piedi, mia particolare passione. Bevvi dei suoi umori vaginali e assaggiai e gustai l’acre sapore del suo buchetto. “ Dai fammi godere, mi volevi, no?” Le allargai le gambe ed appoggiando i suoi piedi sulle mie spalle penetrai sempre più intensamente la sua figa accogliente e impaziente, che si dilatava, cedeva al passaggio del mio cazzo duro come il marmo. La sua timidezza si era ormai dissolta e con la sua libidine ormai sfrenata, metteva a dura prova la mia volontà di ritardare il più possibile l’eiaculazione. “ Oddio, mi piace, ancora, non fermarti.” Urlava, si agitava, Alice, al raggiungere dell’estasi in quel rapporto multiorgasmico. Avevo esperienza di donne, ma lei mi sorprese, rivelando una fame di sesso insaziabile. Sotto un involucro di algida classe si nascondeva una femmina caldissima e trasgressiva, desiderosa di essere soddisfatta intensamente. Ora che l’aveva finalmente gustata, voleva carne nuova e fresca e non lo nascondeva più, finalmente libera dai suoi freni ...