1. Così ho perso il filo della trama


    Data: 28/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: ontrawel, Fonte: Annunci69

    ... e trattenendo il cappotto contro le gambe, si abbassa per recuperare le chiavi, sul momento non ho dato peso al suo armeggiare, ma rialzandosi per accomodarsi dopo aver recuperato le chiavi, ho sentito distintamente la sua mano che per un attimo mi ha accarezzato la gamba dalla caviglia fin quasi alla coscia. Istintivamente l’ho allontanata cercando di essere discreta per il timore che mio marito se ne accorgesse e si scatenasse un putiferio. Ero decisamente seccata! Ma ti confesso che quel contatto, anche se non lo volevo ammettere, aveva lasciato strascichi, in poche parole mi aveva turbato e mi aveva riportato indietro nel tempo.
    
    -Era successo ai tempi dell’università e sull’autobus affollatissimo mentre rientravo a casa, un tipo mi aveva ripetutamente sfiorato la schiena proprio all’ inizio delle natiche.- Mi ero talmente eccitata che non reagii e l’unico timore che avevo, era che si notassero i capezzoli eretti sotto il leggero abito che indossavo. Non appena salita in casa mi buttai sul letto a sditalinarmi come una forsennata per placare l’eccitazione.-
    
    Ripensando a quel fatto, anche al momento nel buio della sala, mi sembrava di sentire ancora gli stessi brividi tra le cosce, ma cercai di distogliermi dai quei pensieri per concentrarmi sul film.
    
    Passarono pochi minuti e sentii premere la sua gamba contro la mia, non mi stava dando tregua! Come in precedenza spostai la gamba per evitare il contatto lanciandogli al contempo un’occhiata indispettita, non ...
    ... sortendo nessun effetto perché lui imperterrito continuava a fissare lo schermo. Alcuni minuti di tregua e ritorna alla carica e sento nuovamente la pressione sulla coscia, ma stavolta percepisco che è la sua mano! Istintivamente allungo la mia per afferrargliela e spostarla ma non mi riesce ovviamente ha più forza di me e d’improvviso allenta la stretta e avvantaggiato dal mio giaccone ripiegato in grembo come riparo, inizia ad accarezzarmi la mano, dolcemente, in maniera molto sensuale.
    
    A quel punto cominciavo ad essere confusa e frastornata, era indubbiamente un bel tipo, ma la situazione che si stava creando era imbarazzante, specie con mio marito a fianco, però sentivo che mi stavo lasciando andare a quel contatto inaspettato, certo non sono una santarellina ma da qui a farsi palpare da uno sconosciuto in un cinema ce ne corre!
    
    La mano non si spostava ed io ero sempre più riluttante a volere che lo facesse, il film stava a poco a poco diventando un contorno, faticavo a seguirlo e la mia concentrazione si stava lentamente spostando su quella mano che premeva sulla mia coscia e che si faceva sempre più autoritaria e sfacciata favorita anche dal fatto che le poltroncine alle nostre spalle erano deserte.
    
    Ora mi stava letteralmente palpando sopra la gonna, cercando di avvicinarsi all’inguine, anche se lo scopo era vano data la posizione . Cominciavo a sentire la figa inumidirsi, più un’ eccitazione mentale che fisica vera e propria, cominciavo a desiderare che osasse di più ...