1. La Storia di Monica - Cap. 3.9 - Stefano


    Data: 28/11/2020, Categorie: Etero Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Appena mi svegliai il mio primo pensiero fu per Stefano, scoprendo così che non n�avevo solo voglia, ma un vero e proprio bisogno, e tutto ciò mi sconvolgeva.Per sicurezza lo chiamai fissando un appuntamento per il pomeriggio a casa sua, passando poi quel sabato mattina a non fare nulla se non pensare a lui.Dopo un pranzo leggero principalmente a base d'insalata, iniziai i preparati per l'incontro, facendomi subito un clistere, ben sapendo che lui m'avrebbe sodomizzata, ma del resto era quello che volevo. Essendo arrivato il primo caldo primaverile scelsi un abitino giallo in cotone, sopra il quale indossai una giacchetta di jeans, per finire con un paio di décolleté nere.Ero tanto eccitata dall'idea d'incontrare il mio amante, che ebbi qualche difficoltà anche a vestirmi, perch&egrave pensavo a come lui m'avrebbe tolto quegli indumenti, ma anche a quando sarei stata io a spogliarlo. Il viaggio in macchina sino al suo appartamento mi sembrò poi lunghissimo, e non certo per colpa del traffico o dei semafori rossi. Mi sentivo un po' come una ragazzina al suo primo appuntamento, solo che il mio era unicamente a scopo sessuale. Non volevo esser dominata nel senso più stretto del termine, ma posseduta da un vero maschio, che sapeva cosa volevo e come darmelo.Quasi sotto casa sua trovai un parcheggio dove potei completare la preparazione all'incontro, quindi presi la borsetta e mi diressi da lui.Trovai il portone aperto, ma suonai lo stesso il citofono perch&egrave non sapevo a ...
    ... che piano abitava."All'ultimo e sei fortunata perch&egrave oggi l'ascensore funziona." mi rispose ridacchiando.Presi l'ascensore mentre il cuore mi batteva a mille, ben sapendo che ormai non potevo che andare sino in fondo.Lui m'accolse affacciandosi alla porta col suo solito sorriso, per poi darmi un bacio sulla guancia e farmi accomodare in salotto."Posso chiederti perch&egrave sei venuta da me ?" mi domandò ben sapendo la risposta.Io non dissi nulla, ma mi misi carponi sul divano per poi far salire il vestito sino a scoprire quali il sedere."Vuoi continuare tu o devo fare tutto da sola ?" gli dissi con tutto il languore di cui ero capace.Lui senza alzarsi dal divano, afferrò il bordo del vestito per scoprirmi del tutto il fondoschiena, e vedere così che mi ero infilata un piccolo plug, del tipo che ha un cristallo nel manico, nel retto. L'idea mi era venuta la sera prima quando avevo mandato Patrizio a casa con un oggetto simile nel sedere, anche se nel suo caso era un chiaro segno di sottomissione alla moglie, mentre io volevo solo fare la porcellina."Quello che mi piace di te &egrave che riesci a mantenere un tuo stile pur essendo una porca senza limiti." mi disse dopo avermi dato un lungo bacio in bocca "Perch&egrave non puoi negare che dietro quella faccia quasi da educanda si nasconde una troia pronta a tutto."Stefano mi fece sdraiare sulle sue gambe tenendo sempre il sedere scoperto, per poi darmi delle piccole sculacciate, che più che farmi male mi preparavano a ciò ...
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