La proposta oscena
Data: 02/12/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: Pierre
Una sera sgattaiolai nella cameretta di mia sorella e la trovai distesa a pancia sotto, poggiata sui gomiti e con un libro sotto il muso. Non si era coperta perché faceva un caldo bestiale in quel periodo e indossava solo una canottiera molto leggera e delle mutandine striminzite. In quella posizione metteva in risalto il suo culo grosso ma bello sodo su cui io mi fiondai subito iniziando a baciarglielo e ad affondare nel lungo solco tra le chiappe morbide, senza neanche salutarla. Uhmmmm fratellone, sei bello allupato eh?, mi disse lei che si lasciava palpare e slinguare il culo senza scomporsi e né distogliere lo sguardo dal libro. Cos'è? Niente scopata con mamma stasera? Scommetto che se la sta fottendo papà e tu sei rimasto fregato eh... Commentò sarcastica e un tantino velenosa. Io mi inginocchiai sul letto e mi piegai dedicandomi al suo culo. Mi limitai a risponderle mugugnando mentre le palpeggiavo le chiappe, gliele tenevo aperte e con la lingua le spennellavo il buco del culo, infilandocela pure dentro e poi succhiando goloso mentre il cazzo mi si induriva sempre più. Mia sorella era sempre più strafiga, con un culo così morbido e sodo e due enormi tettone di 6^ misura ormai faceva impazzire tutti i ragazzi e i professori del liceo oltre che me e nostro padre. E anche nostra madre mi confessò che aveva una gran voglia di farsi una scopata lesbica con la figlia. Io a quel punto avevo il cazzo in tiro, stavo inginocchiato sul letto tra le gambe di Valentina e la mia ...
... nerchia era così grossa che, non portando mutande, la cappella e mezza asta spuntavano fuori dai pantaloncini. Mentre mia sorella continuava a leggere il suo libro io feci scendere la lingua dal buco del culetto fino alle labbra gonfie della sua fica e la infilai nello spacco che era già bello e impregnato del suo sapore. Iniziai a spennellare tra le sue labbra e lei lasciò di leggere e prese ad agitarsi e spingere con la schiena ed a mugolare. Uhmmmm brutto porco schifoso..., mi sussurrò mentre ansimava, non dovrei nemmeno permetterti di starmi vicino! Ti scopi la mamma quando ti pare e piace e lei come la troia che è non si fa nessuno scrupolo a farsi sbattere dal figlio! E poi, quando non puoi andare da lei, ti presenti da me! Che coraggio che hai, stronzo! Uhmmmm... Fece tutta sta lamentazione mentre io continuavo a infilarle la lingua nella fica e a spennellargliela. Era gelosa e offesa però godeva come una matta a farsi slinguare la passera. Io avevo il cazzo duro ed ero eccitato all'ennesima potenza, così alzai la testa dalle sue cosce e mi abbassai i pantaloncini, pronto a infilarglielo tutto nella fica. Lei dopo quella ramanzina lasciò cadere il libro sul pavimento, si girò a pancia sopra e allargò le cosce nel muto ma eloquente invito a farsi scopare senza alcun pudore. Fai tante storie sorellina però ti piace il mio cazzo eh!, le dissi mostrando una certa soddisfazione, poi mi stesi su di lei e diressi il mio randello nello spacco della sua fica, che era bagnata, ...