1. Venduta (Michela)


    Data: 02/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Leo71

    ... queste, quella più forte era quella di essere venduta come schiava. Non era la prima che mi parlava di una idea del genere, quindi avevo già escogitato qualcosa e glielo proposi.- Sei pazzo???- No, la pazza al limite sei tu. La fantasia è la tua- E cosa succederebbe?Glielo raccontai nei dettagli.Quel pomeriggio chiamò l’ufficio per prendere un permesso e mi volle in una camera d’albergo.Pochi giorni dopo mi trovai con il mio caro amico Stefano e gli parlai di Michela e di questa idea folle. Forse anche per colpa della buona birra d’abbazia che stavamo condividendo e dalla sua gradazione alcolica, accettò di organizzare il tutto presso il suo bar, salvo pentirsene il giorno dopo. Ma oramai, gli dissi, era tardi.Michela aveva accettato.Bisognava che si presentasse però la serata giusta, e Il tempo passava senza che accadesse: io viaggiavo molto per lavoro ed il marito di Michela era sempre a casa. Ci scambiavamo spesso messaggi in cui era chiaro quanto fosse timorosa ed impaziente di provare questa esperienza, ma voleva essere anche molto cauta. Dovevamo attendere una sera in cui lei sarebbe potuta rimanere fuori casa fino a tardi senza sollevare sospetti, ed anche rientrare in condizioni non proprio perfette. E alla fine arrivò.Il preavviso per noi non fu molto, ma sufficiente ad organizzarci.Passai così a prendere Michela in un posto che mi aveva indicato, non lontano da casa sua, ma che aveva preferito raggiungere da sola con la sua auto.Quando la vidi quasi non la ...
    ... riconobbi.Era davvero molto sexy, con i tacchi che la slanciavano ulteriormente ed un vestito nero corto ed aderente.Non l’avevo mai vista così.Lo sguardo stranamente deciso, ma le mani nervose come avevo già visto in precedenza.Ci sarebbe voluta almeno 1 ora per raggiungere il posto, e la tensione in auto era palpabile. Rimanemmo quasi sempre in silenzio per tutto il tratto cittadino, mentre ero impegnato a guidare nel traffico. Raggiunta finalmente l’autostrada, le appoggiai una mano sulla gamba. Non aveva calze, nonostante fosse appena iniziato febbraio. Ebbe un piccolo sobbalzo. Mi afferrò il braccio e lo tirò verso di se’, facendo avvicinare la mia mano alle sue mutandine. Entrai sotto la gonna e le trovai già bagnate.- Non ce la faccio più…. Ho una voglia matta di essere scopata…- Dovrai aspettare ancora un po’. Deciderà il tuo nuovo padroneGlielo dissi torturandole la figa attraverso il tessuto sottile degli slip. Respirava velocemente e continuava a stringermi il braccio.Quando arrivammo al pub Stefano aveva già organizzato tutto, ma io ero al corrente solo di parte dei dettagli.Per Michela, invece, era quasi tutto da scoprire. Il locale era piuttosto pieno per essere un giorno infrasettimanale, anche se sapevo che alcuni di quei tavoli erano occupati solo per l’evento speciale della serata.Entrai per primo, e lei mi seguii portando il cappotto sottobraccio.Feci in modo di attraversare tutta la sala prima di sederci nell’ultimo tavolino disponibile e che ci era stato ...