Abili e sapienti carezze
Data: 03/12/2020,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... maggior parte del tempo nascosto al buio, lui però riusciva a indovinarne i contorni, allora allungò timidamente una mano per carezzarle il mento e al tocco la sentì calda, giacché emanava una sorta d�energia invisibile, perché riusciva a percepirla. Appena Gerardo sfiorò il volto di Morena lei sorrise debolmente e socchiuse gli occhi scoprendo per un attimo le sue iridi come il colore del legno pregiato. I suoi lunghi capelli erano un po� spettinati e un ciuffo ribelle le cadeva sulla fronte, mentre Gerardo soffiò delicatamente per spostarli. Lei trattenne il respiro e poi aspirò profondamente, dato che lo aveva fiutato, in seguito avvicinò impercettibilmente il suo naso alla bocca di Gerardo e aspettò. Gerardo soffiò di nuovo, questa volta più a lungo, lei strinse debolmente gli occhi e lo respirò estasiata, Morena allungò lentamente una mano ad afferrare la nuca di Gerardo per attrarlo a sé. Lui la lasciò fare, dal momento che le bocche erano vicinissime e lui sentiva la fragranza di Morena attraverso l�aria, le poggiò il palmo della mano su d�una spalla e lei aprì gli occhi.�Sei proprio ammodo, sei pure gradevole e gustoso� - disse.�Il tuo non è un profumo, il tuo è un incantesimo, è proprio una genuina insidia, anzi, una seduzione� - replicò Gerardo.Lei scoprì i suoi bianchi denti in un sorriso furbastro e lo attrasse a sé ancora di più, fino a fargli posare le labbra sul suo collo bianco e sottile. Lui assaggiò con le labbra la pelle di Morena ...
... calda e pulsante, poi in un gioco antico s�affacciò con la punta della lingua per toccarle a lungo il collo. Lei sobbalzò e inarcò la schiena, facendosi sfuggire un debolissimo segno di sorpresa, lui spostò la sua mano curiosa sulla spalla di Morena, fino a trovare la spallina del suo reggiseno, lei a quel punto comprese subito che il gioco stava iniziando e non s�oppose per nulla. La spallina cadde di qualche centimetro soltanto, però spostò subito il loro gioco su d�un terreno diverso, in una differente e in un�insperata dimensione. In quell�istante entrambi si resero conto che erano in un luogo pubblico e anche se il buio era loro complice, non avrebbero potuto abbandonarsi né distendersi completamente. Si guardarono a lungo senza dirsi niente, dal momento che s�intesero all�istante in un implicito accordo:�Fa� piano� - proferì Gerardo alla sua incantevole Morena.�Fa� con cautela tu sciocco, dato che ogni volta mi sembri un vero e sonoro antifurto� - e risero insieme a bassa voce.Lui allungò una mano sotto la camicetta di Morena fino a risalire al reggiseno, infilò la mano sotto il ferretto e avvertì immediatamente la sua pelle. Era una delle parti che più lo eccitavano del corpo di Morena: la porzione curva del seno, lì, dove forma quel delizioso angolo, dove lui infilava spesso un dito per farle il solletico, perché lì le piaceva tanto.�Che incanto, che spettacolo, è davvero una meraviglia� - si lasciò sfuggire lei, in seguito in modo malfattore lo guardò lievemente ...