La sveltina - Racconti Erotici

La sveltina

... avrebbe visti entrare lì dentro. Mi prese per un braccio e cominciò a perdere quel suo smalto di uomo per bene. Dentro il cortile era parcheggiato un vecchio furgone. Tra il furgone e il muro nessuno ci avrebbe potuti vedere....certo avrebbero potuto, probabilmente, sentire i lamenti di una cagna in calore....ma non mi importava nulla. Lo trascinai lì dietro per un braccio. "Sei una pazza sei!!!!!" Mi disse. Io gli risposi per le rime:"Pazza di te! Pazza e troia!!!" Mi inginocchiai e gli tirai giù la cerniera dei suoi pantaloni e presi in bocca il suo bel cazzo. Non era grosso, diciamo nella media, e potei facilmente cacciarmelo tutto in bocca, dopo aver leccato sapientemente la cappella che cominciava a pulsare di piacere. Gli tirai bene fuori le palle e la mia lingua arrivò a leccargliele per bene. I rumori della mia gola si facevano via via più forti anche perchè ci misi parecchia saliva, volevo fargli un servizio da vera troia. Tirai fuori le tette e aggiunsi alla pompa una spagnola. Lui era in estasi e si godeva il momento. La mia fica vibrava nell'attesa di essere sfondata. La mia bocca andava su e giù percorrendo la sua asta da cima a fondo finchè non lo sentii gemere: la cappella cominciò a pulsare. Stava per venire. Smisi subito e appena mi staccai vidi quel bel cazzo turgido, eretto, pronto per fottermi. Mi girai, alzandomi il vestito. "Dai spaccami!" Fui perentoria. Lui non si fece pregare. Mi scostò le mutandine e lo appoggiò alla mia fica fradicia che lo ...

... risucchiò dentro con voglia. Mi prese per i fianchi. Cominciai a ansimare forte, ai colpi più forti seguivano grida di piacere. "Dai sbattimi!" Lo fece con potenza, mi sgrillettai e venni in pochi minuti, sbrodolando sull'asfalto. Vedendo la fontanella esclamò: "Cazzo che troia!!! Quanto sei maiala!!!!" Si abbassò e mi lecco bene bene il culo, infilò quattro dita nella mia fica sfondata per prendere un bel po' di umori per lubrificare il buchetto posteriore. "Inculami per favore, dai!!!! Spaccalo, spaccaloooo!" Io ero fuori di me. E lui pure aveva perso ogni tipo di controllo. Si tolse i pantaloni e le mutande. Anche la giacca....non l'aveva mica più, il nodo alla cravatta era sciolto, la camicia aperta. Tutto en plein air....coperti da un muro e da un furgone. Non usò riguardi nei confronti del mio culo, proprio come piace a me. Mi sculacciò per bene e io riuscii a godere di nuovo. Gli chiesi se voleva sborrarmi in culo o in bocca. Lui scelse la bocca. Mi girai, mi abbassai e finii il lavoro: mi ci vollero circa trenta secondi per sentire i fiotti di sborra inondarmi il palato. Non poteva resistere alla mia lingua che gli stimolava la base della cappella e al massaggio alle palle che gli stavo facendo.....un mix irresistibile unito alla mia faccia da troia assetata di cazzo: stavo lì a bocca aperta gemente, impaziente di ricevere la sua crema. Otto schizzi poderosi, meravigliosi, cremosi, squisiti: gli mostrai la mia bocca bianca prima di ingoiare. Lui si appoggiò al muro esausto. ...