La mia avventura con Lucia e con la sua sorpresa
Data: 04/12/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Trans
Autore: ibapatbi
... tutta la merda che mi è piovuta addosso, finalmente qualcosa sta andando per il verso giusto� pensai, e risposi con un sorriso: -Certamente-.Lei si alzo lentamente e si sedette affianco a me, -Io sono Lucia, piacere- disse, -Il piacere è tutto mio-, replicai, -io sono Roberto-.Lei sorrise e iniziammo a parlare del più e del meno, nel frattempo finii la birra e ordinai un mojito mentre lei continuò con il vino bianco. In quei minuti scoprii che lei lavorava in un negozio di consmetici, che era single da 6 mesi (fu una delle prime cose che le chiesi, perché ovviamente il mio obiettivo era di mettere la mia faccia in mezzo alle sue gambe) e che viveva da sola in quel quartiere e che si sentiva sola e per quel motivo era venuta in quel pub. Mi confidò inoltre che non aveva molti amici perché anche lei come me non era del posto e che si era trasferita li per lavorare. C'era un buon feeling tra di noi, ma mentre chiacchieravamo la birra fece il suo effetto per cui mi scusai e andai in bagno a scaricare la vescica.Ci misi un po' perché mentre parlavo con Lucia non potevo non pensare ...
... a come sarebbe stato farsi fare un pompino da quelle calde labbra, di come sarebbe stato toccare la sua lingua con la mia e di come fosse dolce la sua figa, per cui il mio cazzo era bello duro e feci fatica a far rilasciare lo sfintere interno.Dopo che svuotai la vescica mi lavai le mani e uscii dal bagno e la prima cosa che notai è che il mio tavolo era vuoto! Mi avvicinai a passo svelto guardandomi intorno per cercare dove fosse la ragazza, �Brutta troia, se n'è andata via senza neanche salutarmi� pensai, ma poi vidi sul tavolo un foglio di carta con scritto sopra: �Via Sardegna n�34, terzo piano�.Mi stava per venire da piangere dalla felicità, chiesi subito al barista se sapeva dove fosse quella via e mi diede le indicazioni.Era solamente a due isolati per cui andai a piedi a passo lento per evitare di raggiungerla in strada.Arrivai al palazzo e trovai il portone aperto. Entrai lentamente e piano piano iniziai a salire le scale. Giunto al terzo piano c'era una porta aperta, e dentro era tutto buio.Feci un lungo respiro ed entrai senza sapere a cosa stavo andando incontro.