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CALDO DENSO
Data: 05/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: antonio74
... pieno e coinvolgente, complementare, vuoto/pieno, dare/ricevere. Se si limita a farsi venire a vicenda sarete due maschi che si tolgono uno sfizio.Se vuoi essere la femmina della coppia, invece, lo devi mangiare, divorare. Prendere in bocca il tuo maschio in modo così energico e deciso da fargli credere che non glielo restituirai più;è un esercizio che si apprende con il tempo e la dedizione. Se non ti piace sentirti un po� femminuccia lascia perdere. Non è roba per te. Chi succhia è sottomesso, passivo, piegato, dominato e guidato dall�uomo che stai succhiando. è lui il maschio in quel momento. Ti deve piacere o sei fregato.Ricordo ancora la prima volta.Quella mattina di giugno ci incontrammo nella sua casa al mare, a Viareggio. Ci spogliammo e iniziammo a toccarci, sdraiati sul letto. Dopo averlo baciato sul petto e leccato i capezzoli, mi avvinai con il viso al cazzo gonfio e pulsante che mi faceva l�occhiolino con la cappella ancora sotto pelle.Non lo toccai subito; prima gli feci sentire il mio respiro sulla pelle della cappella e poi iniziai a sfiorarlo con le labbra umide e con la punta della lingua. Solo allora lo presi in mano ed iniziai delicatamente a scappellarlo dando, nel contempo, delle passate più decise della lingua sula punta del suo sesso.Lo avevo definitivamente conquistato.�sei grande ..ti amo ..ti amo � oddio, mi fai impazzire � sei un gran puttana � io non avevo mai .. prima ��Mi sussurrava ansimante tutte queste cose originalissime, che comunque mi ...
... riempivano di autostima per buon lavoro che stavo facendo ed in particolare quella parola � � puttana ..� mi provocò un brivido inaspettato.Era nella mia bocca. L�avevo riempito di saliva e me l�ero infilato tutto dentro senza dargli tempo di capire, iniziando a far danzare in modo splendidamente coordinato mani e viso attorno al suo splendido sesso, come due ballerini da sala.Era la bocca a guidare la coppia, mentre la mano seguiva i movimenti accompagna doli on estrema grazia e sapienza. La lingua, da dentro, si faceva sentire ogni tanto per sondare nuove eventuali varianti alla danza del piacere maschile. Lubrificavo di continuo con la saliva lasciando che colasse anche sull�asta a bagnarmi la mano. Questa, bagnata di saliva ruotava leggermente scappellandolo per poi tornare su.Il ritmo variava rallentando, talvolta, per lasciare spazio alla lingua che lavorava sulla cappella mente la mano scappellava più che poteva l�arnese, oppure aumentava e diveniva frenetico concentrandosi quindi sul lavoro della bocca. Talvolta toglievo la mano e pompavo solo con la bocca. Certo il movimento era più difficile, da vero virtuoso dello strumento, ma i risultati si vedevano e l�eventuale sgusciar fuori dalla bocca rendeva tutto incredibilmente arrapante.Lo guardavo negli occhi quanto potevo e lui era sempre li che mi guardava con la sua espressione ebete di piacere.Continuai ad accelerare in ritmo aumentando la pressione della mano ed i movimenti della lingua ed al momento giusto mi fermai ...