Ritornato a vivere nella casa della mia infanzia con mamma - Capitolo 4
Data: 05/12/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: dottcarlomar
Finalmente arrivò Luglio, la sera prima però avevo passato alcune ore con Melo nella sua baracchetta nel campo, gli spiegai cosa doveva fare una volta arrivato a casa da noi, anche lui non vedeva l’ora di guardare una donna di 70 anni ancora in gamba, prestarsi inconsapevole a tale spettacolino. Al mio risveglio avvertivo una certa tensione in me, le gambe erano molli, e i gesti incerti al limite del tremore, facevo di tutto per non pensare a quello che sarebbe successo da li a poche ore. Passò la mattina, pranzammo, passò il primo pomeriggio, l’ora dell’appuntamento si avvicinava rapidamente, mi misi a sistemare i libri di medicina nella mia biblioteca, quando arrivò il messaggio sul cellulare, “Sono sotto casa”, mentre mamma ascoltava uno di quei inutili talkshow in tv, io apri il portone di sotto e mi misi a guardare dallo spioncino in attesa che Carmelo si palesasse li davanti, avevo già girato il pomello della porta senza far alcun rumore, eccolo, aprii velocemente la porta e Melo entrò n casa, si tolse rapidamente le scarpe, richiusi la porta alle sue spalle. Io mi spostai in salotto cercando di intavolare un discorso con mamma per distrarla ulteriormente, mentre lui si diresse subito in camera mia, dove si sarebbe potuto togliere pantaloncini, camicia e maglietta se voleva, feci passare ancora mezzora e poi dissi a mamma che era della doccia, non so perché ma quella sera fece storie voleva sentire finire la discussione su non so quale storiella amorosa di un vip, ...
... feci finta di nulla le dissi che andava bene e che sarei andato un attimo in camera mia. Quando aprii la porta era seduto sul mio letto in mutande e canotta, ero abituato a vederlo così in studio, peloso col ventre leggermente gonfio e le mutande gonfie, ma in quella situazione mi fece strano, sentii la testa come girare e iniziai a sudare sulla fronte, lui pensava fossi venuto a dirgli che era il momento, ma invece gli dovetti dire di pazientare ancora un po’, e che per esperienza si togliesse la canotta per non inzupparla di sudore dopo, intanto anche io mi tolsi pantaloncini e la maglietta restando in boxer . “Carlo, è finita la tv”, “arrivo mamma”, mi voltai verso Melo gli feci l’occhiolino e andai da mamma, come sempre l’accompagnai in camera da letto, le chiesi cosa volesse indossare per dormire e lo preparai sul letto, andai a prendere l’accappatoio e feci entrare Carmelo nel bagno, lui si sedette davanti alla doccia, gli feci segno di spostarsi un poco più in là per lasciarmi spazio, “mio genero ha fatto proprio un bel lavoro” mi sussurrò, feci si con la testa e poi con l’accappatoio in mano tornai da mamma. “Ecco l’accappatoio, te lo lascio qui di fianco”, “grazie Carlo” rispose lei. Torni in bagno per fare segno a Melo che saremmo arrivati tra pochi istanti, infatti pronta mamma con indosso l’accappatoio la presi sotto il braccio uscimmo dalla camera, attraversammo il corridoio e arrivammo in bagno, portai mamma vicino alla doccia, sempre tenendola per la mano, feci ...