1. Padrona di mia sorella


    Data: 07/12/2020, Categorie: Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Mystral

    ... detto di darti un abbraccio anche a te�Restai davvero sorpresa, perché mi aspettavo che Andrea fosse spaesato e spaventato da quello che gli avevo fatto, dubbiosa anche solo che avesse capito cosa gli avessi fatto; dopo aver detto questo, mi sorella si alzò e mi venne vicino abbracciandomi forte, gettando poi uno sguardo in mezzo alle mie gambe.�ti è piaciuto proprio è?��pensa a te piuttosto, mentre mi guardavi sembravi posseduta nel toccarti�Si portò una mano in mezzo alle gambe a poche decine di centimetri da me emettendo un gemito come di risposta alle mie parole, mentre in me scattò di nuovo la voglia.�fa come vuoi con Andrea, non ho intenzione di farci nulla in quel senso... se gli piace farsi trattare così tanto peggio, a me interessi più tu e quello che mi hai fatto passare�Sorrisi tirandola con poca forza per una ciocca di capelli fino a farla inginocchiare.�mamma ancora non torna, ed io ho ancora voglia a causa tua e di questa situazione; apri la bocca...�Ci fu un istante in cui scostai lo sguardo dai suoi occhi per un accenno di imbarazzo, monito di una me stessa che ormai andava sempre più scomparendo, ed una volta sul pavimento con il sedere, Giulia non disse nulla, socchiudendo gli occhi e restando con le labbra semi aperte.Esitai ancora un attimo, poi le mani si mossero da sole assecondando il volere del corpo, abbassando i pantaloni della tuta e restando davanti la sua faccia con il pene gonfio e pulsante.Nel silenzio l'afferrai per i capelli delicatamente e ...
    ... la avvicinai a me ponendo la punta del sesso tra le sue morbide labbra, guardandola tornare ad aprire gli occhi.Stavolta non ebbi esitazione e nonostante il disagio di quello sguardo che non smetteva di ricordarmi quello che stavo facendo, affondai ogni centimetro nella sua bocca, fino a farglielo ingoiare completamente e restando qualche istante a godermi il calore.�Giulia... è colpa tua, è inutile che mi guardi così�Chiaramente non rispose continuando a restare immobile con il membro tra i denti, poi iniziai a muovermi dapprima lentamente, uscendo da lei fino alla punta e poi rientrando fino alla base godendo sempre di più.Mia sorella non mi agevolò in alcun modo tranne passare la lingua quasi in modo involontario lungo la carne che scendeva dentro la sua gola, ed andai avanti così per diversi minuti, arrivando presto al climax.Nel suono dei suoi leggeri gemiti e dei risucchi volontari o meno della sua bocca e dei miei ansimi di piacere, chiusi gli occhi sentendo l'orgasmo alle porte e non mi passò neppure per la testa di avvertirla come avevo sempre fatto; invece, la tenni più saldamente replicando quanto avevo fatto con Andrea nella sua stanza.Con delle contrazioni fortissime ed una sensibilità irragionevole, rilasciai chiusa nella bocca di Giulia quattro o cinque schizzi copiosi che rimasero intrappolati saldamente nelle guance gonfie.A parte chiudere un istante gli occhi ed aggrottare la fronte, Giulia non mi staccò mai lo sguardo di dosso, anche dopo averla riempita e ...
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