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30 rose (3)
Data: 07/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: HomoLadyTeen
... il vino, cortesemente ci invitò ad uscire improvvisando un sopravvenuto malore, così ritrovandoci soli alle 3 del mattino, nel freddo della città che è sempre in dormiveglia, ad incamminarci verso la mia dimora. “Possiamo farlo all’aperto qui, vedi, c’è un parco! Altrimenti andiamo nel sotterraneo del mio condominio.. sperando che non ci sia nessuno!”. E così fu.. ho i ricordi molto lucidi di quella sera, anche se lucido non ero.. con preservativo e lubrificante alla mano, dopo un veloce ma voglioso pompino, mi posiziono curvo di schiena dinnanzi a lui, in piedi, e mi mise il suo cazzo tra le cosce. Sentii il suo respiro sul collo e il capitone farsi strada tra perineo e chiappe, il suo uccello era di marmo, come lo era il mio. Mi abbracciò e nello stesso momento mi penetrò con i suoi 18 cm facendomi emettere un urletto che subito venne soffocato dalla sua mano, che poi introdusse nella mia cavità orale. Succhiai l’indice del mio lui mentre mi contorcevo ed emanavo sospiri/gemiti di piacere; dentro la sua morsa non riuscii a muovermi ma la cosa non mi dispiacque, mi stava scopando il culo con velocità e forza e mi piegava giù, sempre più giù, in sottomissione del suo cazzo dominatore... (2017) Lo sentì esplodere dentro la mia bocca accompagnato da un sospiro di sollievo; estrasse il cazzo, facendo cadere delle gocce di sperma sul pavimento, indicandomi poi il bagno dove poter sputare. Nel mentre, assaporando la sborra del mio cliente, la guardai cadere nel water e mi ...
... leccai le labbra godendo del retrogusto rimastomi in bocca. “Posso succhiartelo? Dai..” mi guardò come un bambino in cerca di caramelle “va bene..”; non ero a mio agio, ma lo estrassi, lo scappellai e poi glie lo offri in dono. Succhiò e leccò come se lo stesse aspettando da tanto, questo mi diede la forza di farmelo diventare duro. “Dai vieni.. mi farebbe molto piacere..” “aspetta allora..”; me lo presi tra le mani e cominciai a menarmelo furiosamente, avevo voglia di farlo durare il meno possibile. Trovai i pensieri giusti, o probabilmente non mi ero segato quella mattina ed eruttai tutto il mio godimento nella bocca dello sconosciuto, che prima andò a sputare e poi venne a ripulire il mio cazzo semiduro dalle rimanenze della sborrata; “brava la mia troia”, pensai. Mi feci pagare e me ne andai per la mia strada. Una sera ebbi voglia di spendere, e così decisi di vedermi con una marchetta. Per incontrarlo fu un casino, al punto che ci dovemmo incontrare nei bagni del treno che era diretto al suo paesino. Lo aspettavo ansioso ma eccitato e quando bussò alla porta, e lo vidi, ne rimasi subito affascinato. ragazzetto di 18 anni vestito tutto alla moda e con i capelli come li portano oggi i giovani, non italiano. Parlammo del più e del meno e poi mi sedetti sul piccolo water del treno, trafficai velocemente con la sua cintura slacciandogliela, e iniziai ad accarezzare il suo cazzo molle negli slip bianchi; lui guardava altrove. Quando fu semi duro lo esatrassi e me lo ritrovai ...