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Il ragazzo dagli occhi marroni
Data: 08/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45
... “Sì. È vero?”“Probabilmente. Mi sono fatto alcuni ragazzi.”“Si dice… uh… che li usi e poi li abbandoni. È vero?”“Generalmente. Io non ho mai costretto nessuno a fare qualche cosa. Sono solo molto persuasivo.”Ora lui sembrava un po' più nervoso. “E, che io… uh… io sono…”“Il prossimo?”Lui sorrise nervosamente: “Sì. Sono il prossimo?”“Lo spero.”“Sei piuttosto diretto.”“Non sempre. L'anno scorso ho sedotto uno dei miei insegnanti. In classe. E solo lui ed io sapevamo che stava accadendo.”“Come hai potuto… um… sai… farlo in classe senza qualcuno se ne accorgesse?”“No, non l’abbiamo fatto in classe, lì ho solo organizzato la cosa. Ci siamo incontrati dopo la scuola e l’abbiamo fatto. Quel trimestre mi sono preso un bel nove.”Mi guardò per un momento, come sbalordito. “È così strano.”“Cosa?”“Tu. Sto pensando. Voglio dire, sembra che tu non abbia rimorso. Ti stai vantando di questo, di questa cosa terribile, e mi hai detto che vuoi fottermi ed abbandonarmi.”“Io voglio fotterti ed abbandonarti.”“Vedi? È come un gioco, per te mandare a monte la mia vita è un divertimento.”“Io non voglio mandare a monte la tua vita. Io voglio solo allargare il tuo buco.”Lui rise: “Oh, Dio, capisci cosa voglio dire? E sai qual è la parte peggiore? Lo sai?”“No”“La parte peggiore è che non so perché ma tu mi piaci.”“A sì?”“Sì. Voglio dire che tu mi piaci. E questo è tutto. Nulla più. C’è una parte di me malata e contorta che ti trova divertente.”“Fico. A quella parte malata e contorta di te piacerebbe ...
... andare da McDonald’s quando usciamo di qui?”“Per l’inferno.” Disse. “Mangeremo e parleremo, ma nulla di più, ok?”“Come vuoi.”Dopo aver lasciato il laboratorio andammo in bicicletta da McDonald’s. Io presi una bibita e lui una patata al forno. I suoi occhi brillavano mentre parlava e mi accorsi che il mio sguardo era attratto continuamente da loro. Non ricordavo niente di quello che aveva detto. Dannazione non ricordavo neanche quello che avevo detto. Ero distratto. Ce l’avevo duro come l’acciaio. Io lo volevo.“Stai ascoltandomi?” Pausa. “Tom?”Feci sbattere palpebre. “Cosa?” Dissi“Stai ascoltandomi?”“Uh, sì. Cos’hai detto?”“Dove siamo?”“Non saprei.”“Simpatico! Ma…” Lui si leccò le labbra. “Voglio chiederti qualche cosa.”“Vai avanti.”Si guardò intorno: “Perché io?”“Cosa intendi?”“Voglio dire, perché hai deciso che io dovrei essere il prossimo?”“Oh... Per come mi guardi.”“Ma perché? Voglio dire, non sono particolarmente bello, sono magro, porto gli occhiali…”“Ti sei guardato ultimamente in uno specchio?”“Sì.”“La prossima volta guarda meglio. Guarda quelle leggere lentiggini che hai sul naso, nota che uno dei tuoi denti inferiori è un po' piegato, il modo in cui cammini, come sei totalmente inconscio di te stesso, tu sei il classico teenager. Ma la cosa più grande sono i tuoi occhi. I tuoi occhi prendono la luce e la riflettono in tutta la stanza. Non sono esattamente dello stesso colore, lo sai?”“Non lo sono?”“No, non è una cosa che tu potresti notare.” Mi chinai attraverso la ...