1. Jogging con scopata


    Data: 09/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: robbie1978

    ... più dentro. Cerco di resistere al dolore e ci riesco. Il negro è entrato dentro di me. Resto per un secondo senza respiro, ma già sento che sto per abituarmi a quella proboscide nelle mie viscere. Ecco che inizia a spingere e non soffro più. Godo. Godo come una cagna, come una puttana che lo fa per piacere. Io sono curvo in avanti e lui mi sfonda il culo. Ci buttiamo per terra, sul prato. Sto alla pecorina, lui dietro che me che mi trapana a dovere. E lo sento ansimare, segno che sta godendo. Sento il rumore delle sue palle che sbattono sulle mie chiappe e mi tiene saldamente per i fianchi, sculacciandomi di tanto in tanto. Mi giro e vedo che tira pure fuori un telefonino con fotocamera, un samsung da quattro soldi e scatta qualche foto del suo cazzo nel mio culo. La cosa mi fa eccitare che ce l’ho duro tutto il tempo.
    
    L’inculata va avanti per un po’, dopo di che si gira e io mi stacco. Lui sdraiato e io sopra di lui: posizione smorza-candela. Perfetto, così posso controllare meglio la scopata. Mi accomodo sul suo cazzo voglioso e vado su e giù col corpo, mentre lui da sotto dà colpi. Poi mi giro e siamo a terra uno davanti l’altro. Mi siedo sul suo cazzo, che riesco adesso a prendere tutto dentro. I nostri visi sono l’uno di fronte all’altro. Ci baciamo con la lingua. Mentre mi incula come un forsennato e mentre io mi muovo su e giù, ci lecchiamo, ci succhiamo, ci baciamo. Mi mordicchia anche l’orecchio. E’ un vero e proprio animale. L’inculata si fa sempre più intensa e ...
    ... immagino che lui desideri venire. Ma non voglio che quella sborra resti sprecata in uno squallido preservativo. Voglio gustare, per la prima volta, il seme di un africano. Così, gli sussurro all’orecchio: “In bocca, in bocca”. Lui capisce. Si stacca velocemente da me, si toglie il profilattico e mi sbatte il tronco in bocca, scopandomela senza pietà perché vuole schizzare. Glielo lascio fare, in quanto la ricompensa sarà a me molto gradita. Lo sento gemere ed irrigidirsi. Un fiume di sborra calda e densa esplode violentemente nella mia bocca. Ingoio tutto mentre esce, ma devo farlo a più riprese, tanto è copioso il getto. Continua a tenere il cazzo duro nella mia bocca e ne approfitto per leccare la cappella con la lingua e succhiare ogni possibile goccia. Lo sperma è buono, denso, un miscuglio di sapori. Slurp! A questo punto, tira fuori l’uccello dalle mie fauci e se lo rimette negli slip barzotto. Poi, si riveste. Io mi rimetto su i pantaloncini. Inebriato da tanto ben di dio neanche ho pensato a masturbarmi, cazzo! Gli dico: “Piaciuto?”. Lui sorride e va via. Io, una volta da solo, mi masturbo e schizzo sul prato come una fontana.
    
    Ore 20:30. Cazzo che scopata! Ho, però, il culo in fiamme…
    
    Per una settimana non riesco a camminare bene, per come mi ha sventrato, ma ne è valsa veramente la pena: il mio desiderio di un cazzo nero è stato esaudito, evvai! Anche questo, mai più rivisto. Peccato non avere neanche le foto di quando mi spaccava il culo. Peccato davvero.
    
    . 
«123»