1. Prima e ultima volta


    Data: 10/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Campano, Fonte: EroticiRacconti

    Salve, dal mio ultimo racconto ho scritto poco, anzi quasi nulla. In realtà con tutto il da fare e le vacanze, non ho proprio avuto il tempo. Avrei voluto raccontarvi le evoluzioni della mia attivissima relazione con Susy, ma una settimana fa più o meno, è successo qualcosa di davvero sbagliato ma eccitante e mi va di condividerlo con voi. Con Susy il rapporto è strettissimo ed è già un mese che quando i suoi non ci sono, mi invita da lei per divertirci. Qualche volta c'è anche sua sorella più piccola, Rita, ma noi ci chiudiamo in stanza e lo facciamo lo stesso. Penso comunque che Rita immagini molto bene quello che facciamo e ho quasi l'impressione che spesso lei sia lì a spiarci e ascoltarci. Rita assomiglia alla sorella, è quindi molto carina di viso, bionda, occhi castani, fisicamente però è molto più snella, poco seno ma un bel culetto alto. Con me è sempre molto garbata, gentile, forse maliziosa nelle espressioni del suo viso. Susy è al mare con i genitori da due settimane. La settimana scorsa, mi accorsi di aver perso un anello. Controllai in macchina, nella mia stanza, ma nulla. Messaggiai Susy per sapere se l'avesse trovato a casa sua ma nemmeno lei ne sapeva nulla. Mi disse però di andare da lei a controllare nella sua stanza. Andai a casa sua, bussai, mi aprì Rita. Lei non era al mare con i suoi perchè dopo i buoni risultati a scuola le avevano concesso di stare un pò sola a riposarsi e inoltre voleva evitare il troppo sole, a detta sua. Lei infatti non è ...
    ... chiarissima di pelle, ma nemmeno abbronzata come tante ragazze invece in questa stagione. Le dissi che dovevo cercare questo anello, che lo avevo perso in quei giorni e lei subito con tono da stronza mi fa: beh, l'avrai perso di sicuro nel letto, non fate mai attenzione e mettete disordine tu e Susy. Quel suo esordire in quel modo mi lasciò spiazzato e chiesi: noi? ma perchè, cosa pensi che facciamo? Lei rispose: cosa non fate semmai. Ma comunque beata lei. Con quella risposta mi fece capire che le piacevo, ma non mi importava, è pur sempre la sorella della mia ragazza, pensai. Andai in stanza e trovai l'anello sulla scrivania. Mi ricordai di averlo tolto prima di mettermi a scrivere al computer una tesina per Susy, quella settimana prima che ero stato lì. Lo indossai e salutai Rita. Mi chiese se volevo un caffè e accettai. Mi sedetti in cucina e lei davanti ai miei occhi a prepararlo. Avevo il culetto costantemente sotto i miei occhi e ad un certo punto si abbassò persino per fingere di grattarsi la caviglia. Aveva degli shorts sportivi bianchi aderenti e un top rosa senza reggiseno. Bevemmo il caffè, mi alzai e mi diressi alla porta. Solo a quel punto lei ebbe il coraggio di prendermi una mano e chiedermi: sicuro che vuoi andare via? La guardai spiazzato ancora una volta e con la testa feci un cenno come a chiederle il perchè. Disse: forse mi sono illusa io. Rifeci lo stesso cenno e lei ancora più chiara: come ti sfoghi questa settimana da solo? Risi forte e dissi: mi vorresti ...
«123»