Prima e ultima volta
Data: 10/12/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Campano, Fonte: EroticiRacconti
... aiutare te cucciola? Rispose: beh io sono sua sorella, se proprio devi tradirla, non voglio che lo fai con qualche zoccola. Pensai "e brava la bimba, si è studiata bene la cazzata da raccontarmi pur di scopare". Chiusi di nuovo la porta e mi avvicinai a lei. La sua spavalderia scomparve e cominciò ad indietreggiare timida e quasi impaurita. Io son ben piazzato per merito della palestra, alto 1,85. Lei è piccina, snella, si sentiva quasi intimorita. Mi mostrai prima dolce, le accarezzai i capelli, il viso e presi a baciarle il collo. Passai dietro all'orecchio, poi al lobo, sussurrandole cose dolci. Intanto lei si era completamente abbandonata a un abbraccio. Presi ad accarezzarle le schiena fino a stringerle il sedere. Con l'altra mano le spostavo i capelli per baciarle il collo. Lei immobile si limitava solo a baciarmi il petto. "Ha poca esperienza" pensai. Le presi le mani e le portai al mio jeans facendole capire di slacciarmelo. Lei eseguì lenta e ansimante dai miei baci e dalla mia lingua che scorreva dal collo al seno, lenta. La presi per mano e la portai in soggiorno. Mi sdraiai nudo sul divano e lei mi saltò addosso per baciarmi. Cominciò lenta a baciare, poi leccare, dal petto ai capezzoli fino all'ombelico. Sentivo la punta della sua lingua scorrere daperutto fino a sotto le palle. A quel punto cominciai a gemere senza fine. Cominciò un pompino degno di sua sorella, con leccate insistenti sul frenulo, poi sul buchino. Le succhiate insistenti sulla cappella e poi ...
... ancora a succhiare le palle e torturarle con la lingua. La spogliai completamente e le spalancai con forza le gambe. Presi a succhiarle la fica fino ad asciugarla tutta. Ma lei continuamente gettava fuori liquidi e in poco tempo era di nuovo fradicia. Immagino sia stata una delle prime volte per lei, perchè si dimenava come un ossesso spingendomi la testa a fondo. La mia lingua penetrava. Ha un buon sapore la piccola troia. Cominciai a non poterne più e ad essere sempre meno dolce. La tirai con la forza sul mio cazzo e nonostante lei mi pregasse di andare piano io cominciai a spingere come un cavallo matto. Si strinse forte a me, gridando quasi strozzata ad ogni colpo di cazzo. Mi eccitava da matti vedere il cazzo enorme entrare in quel buchino minuscolo. Era quasi inverosimile. Le stava arrivando davvero nello stomaco, avevo quasi paura di farle male. La differenza di stazza tra di noi è enorme. Era già mezza rossa e affaticata. La trascinai per terra e la spinsi a spompinarmi fino in fondo. Le venne la tosse per la troppa saliva allora presi a strusciarglielo sulla faccia, bagnandola tutta, col trucco mezzo sciolto. La feci distendere sul divano a pancia in giù, mi ci misi sopra e nonostante si opponesse tentai per un buon 10 minuti di incularla. Il cazzo non entrava nemmeno a metà. Allora mi distesi a mia volta dedicandomi a leccarle il buchino. Una volta a pecora, la alzai per le gambe e presi a far scorrere la lingua dalla fica al buchino, veloce e vigorosa. Venne!! Avevo ...