1. Storia di un ragazzo cap.1 - fabrizio


    Data: 11/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe

    ... quartiere. Era stato il titolare di un'impresa edile molto importante, andata fallita a causa della crisi. Marco lo conosceva bene, era cresciuto con i suoi fratelli. Lo aveva sempre visto come un uomo forte e spavaldo e vederlo così, ubriaco e depresso, gli fece un certo effetto. Fabrizio era sposato, aveva 3 figli e Marco non lo aveva mai trovato particolarmente attraente. Alto all'incirca 1,75, robusto, barba incolta, un po' rozzo. Molto lontano da lui e dal suo giro di frequentazioni. Rispose subito alla sua chiamata:" Ohi, Fabri, che ci fai qui tutto solo?" "Mah, bevo un paio di birre. Anzi forse ne ho bevute già una decina. E non ho nemmeno i soldi per pagarle", rispose Fabrizio, tradendo nella voce l'ormai altissimo livello di alcool nel sangue. "Lascia perdere", gli disse Marco, ci penso io. Entrò di nuovo nel bar, si avvicinò alla cassa e pagò tutte le consumazioni di Fabrizio. Uscì e Fabrizio era in piedi lì davanti al bar. Barcollava e aveva gli occhi lucidi. Vestito in maniera improbabile, con un paio di pantaloncini ed una canottiera. "Grazie, non dovevi", disse a Marco. "Ma figurati, consideralo un prestito. Anzi, dato che non ti vedo molto in forma, vuoi che ti accompagni a casa?". "No, dai", disse Fabrizio, "faccio quattro passi". "Ok, dai, faccio quattro passi con te allora", fece Marco. Camminarono per un po' fino a quando Fabrizio non si buttò su una panchin, ormai completamente ubriaco. Marco si sedette vicino a lui e Fabrizio cominciò a raccontargli ...
    ... tutto suoi problemi, appoggiando la sua testa sulla spalla di Marco. Ci fu un attimo di silenzio è un po' di imbarazzo. Marco si scostò un po' ma Fabrizio si attaccò di nuovo a lui. Quella zona era deserta, non c'era anima viva. Fabrizio guardò Marco negli occhi e lo baciò sulle labbra. Marco si ritrasse imbarazzato "Fabri che fai, sei ubriaco". Ma a Fabrizio le parole di Marco non importavano. Afferrò Marco e lo portò a sé lo baciò di nuovo con una tale forza che a Marco mancò il respiro. Gli esplorava la bocca con la lingua, sembrava impazzito. Marco sentiva il suo odore, un mix di alcool, di sudore e di maschio e si sentiva svenire. Si baciarono per 10 minuti, in un modo in cui Marco non era mai stato baciato. Fabrizio aveva voglia di scopare, questo Marco lo aveva capito, perché continuava a toccargli il culo e a toccarsi il pacco. E così Marco si divincolò. Cercò di scappare ma Fabrizio lo afferrò per un braccio, lo portò dietro alla panchina e gli tirò giù i pantaloni. In un attimo si liberò il cazzo dai pantaloncini, non indossava nemmeno le mutande. Pierò Marco contro la panchina e lo penetrò con una forza tale che a Marco sembrò di essere aperto in due. Fabrizio ansimava come un animale e urlava contro Marco:" troia, dammi il culo. Voglio solo il tuo culo. Ho bisogno del tuo culo." Il tutto durò solo pochi minuti. Fino a quando un mare di sborra inondò il culo di Marco. In un attimo Fabrizio tirò fuori l'uccello, si ricompose e se ne andò. Marco rimase lì, con le gambe ...