Esibita al bar
Data: 12/12/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Lesbo
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... imbonitore, con poche parole spiegò a tutti che lei era Anna, la sua schiava, che aveva quel maledetto aggeggio sulla fica e che stava sbrodolando per l’eccitazione visto che era una cagna in calore nelle sue mani. E, mentre diceva questo, le alzò il vestito davanti fino alla pancia, mettendo a nudo la situazione in cui si trovava Anna. Lei voleva morire dalla vergogna.Mai prima nella vita si era trovata in una simile situazione, esposta davanti a degli sconosciuti in quelle condizioni. Marco scelse un uomo e una donna tra i presenti e, come se niente fosse, diede loro il permesso di poter fare ad Anna tutto quello che avessero voluto.Lui sarebbe stato lì, in disparte semplicemente a godersi la scena. E, ovviamente, a maneggiare sempre il suo bel telecomando. Tanto per chiarire subito le cose, spinse il pulsante che dava la scossa elettrica più elevata e lo premette per una decina di secondi. Anna venne quasi svegliata come da un sogno improbabile e il dolore che provò alla fica la riportò decisamente alla realtà.Questa volta si lasciò andare in un urlo che ben resto si trasformò in un profondo mugolio, inarcandosi all’indietro e rovesciando la testa. Non fece neanche in tempo a riprendersi dalla scossa e a sentire la sua fica pulsare e gonfiarsi per il dolore, che subito si ritrovò l’uomo sconosciuto attaccato a una tetta. La strizzava, la impastava, le pizzicava il capezzolo e soprattutto rideva di gusto dicendo che gli sarebbe proprio piaciuto scoparsi questa troia in ...
... calore. A quel punto partì la vibrazione alla massima potenza e Anna non riuscì a nascondere il piacere che le montava dentro.La sua fica era martoriata dalle sensazioni fortissime che ormai provava da più di un’ora, i suoi umori continuavano a colare sempre di più, segno della sua incredibile eccitazione sessuale, e il clitoride era gonfio, un po’ dolorante, ma recettivo al massimo per qualsiasi tipo di stimolazione. I suoi sensi erano in fiamme e tutta la situazione da un lato la sconcertava, dall’altro le faceva provare nuove sensazioni perverse che non credeva di poter provare. Non era solo la stimolazione alla fica ad eccitarla, ora si stava accorgendo che anche l’essere esposta di fronte a sconosciuti e mostrata come una troia risvegliava in lei sensazioni profonde e violente.L’uomo, intanto, la guardava direttamente negli occhi per cogliere immediatamente il suo godimento e se Anna per la vergogna provava a distogliere lo sguardo, lui la prendeva per i capelli e la girava di nuovo per farsi fissare negli occhi.Anna stava godendo sempre di più, ma non aveva la possibilità di isolarsi da quel contesto. Era obbligata a godere davanti a tutti, mettendo in piazza le sue sensazioni e il suo essere una lurida cagna in calore. Inoltre le manovre che l’uomo effettuava sulle sue tette le stavano facendo ugualmente provare un piacere perverso, differente da quello che proveniva dalla sua fica, ma sempre forte e violento.Lui le strizzava i capezzoli, glieli prendeva molto oltre ...