1. Una Rossa fantastica - capitolo 3 - Collana L'inferno e l'abisso vol 3 e 4


    Data: 14/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... piaceva quando li aveva, le davano un’aria intellettuale ed intelligente che la rendeva molto interessante. Ma le piaceva anche quando glieli faceva levare, a quel punto Ely appariva con lo sguardo sperso e vulnerabile, ancora più sottomessa. Le schiave si tennero un passo indietro mentre le due Mistress si abbracciavano e si salutavano calorosamente, ma non poterono fare a meno di guardarsi di sottecchi, si piacquero. Ad Ely quella rossa, bella e dal fisico esuberante piacque immediatamente, non era solo bella, era anche molto elegante e orgogliosamente sottomessa. Pure alla rossa piaceva Ely, anche lei era bella ed elegante, in più era giovane, fresca e modesta. Si trovavano in Galleria, nel centro di Milano, erano le ventuno passate e la galleria era molto animata. Stefy aveva detto al marito che quella notte non sarebbe tornata a casa, così le aveva ordinato la sua Padrona. Molta gente andava e veniva e le quattro donne non potevano passare inosservate, troppo belle per non essere notate, ma intorno a loro c’era come un cerchio immaginario e nessuno osava oltrepassarlo, la gente passava buttava uno sguardo e proseguiva senza avvicinarsi. Eva fece un passo verso Ely. – Bella la tua schiava – disse a Francesca soppesando la bionda con sguardo critico, ma soddisfatto. La Mistress si avvicinò ancora di più e mise due dita sotto il mento della schiava e la guardò facendole girare il viso da un lato all’altro. Ely arrossì, si sentiva imbarazzata ed umiliata ad essere ...
    ... esaminata così platealmente in un luogo pubblico. Però non si sottrasse, né si irrigidì, tenne le mani distese lungo il corpo, la borsetta nella mano destra. – Hai delle labbra fantastiche e degli occhi verdi stupendi – si complimentò la Mistress. Ely non ritenne di rispondere, ma arrossì ancora di più. - Socchiudi le labbra – ingiunse Eva. - Signora la prego, non qui – piagnucolò, a quel punto, Ely disperatamente. - Qui ed ora – sibilò Francesca avvicinandosi minacciosa ed Ely socchiuse le labbra inghiottendo amaro. Eva le passò un dito sulle labbra, - leccalo schiava – ordinò. Ely abbassò gli occhi, socchiuse le labbra e leccò. Durò pochi secondi, poi la Padrona ritirò il dito. – Hai bisogno di maggiore disciplina, ma sei stata brava – disse accarezzandola sulla guancia. Nessuno aveva notato il dramma della schiava, forse qualcuno aveva visto, ma non aveva capito. Ely riprese a respirare ed il suo colorito ritornò normale, ma notò che la sua Padrona era tesa, pensava che l’avrebbe punita. In effetti Francesca non era soddisfatta, la guardò in tralice, ma non le disse niente ed Ely si preoccupò ulteriormente. Il cellulare di Eva squillò, la telefonata fu molto breve, poi Eva disse rivolgendosi a Francesca - andiamo. – Avanti Eva e Francesca, dietro Stefania e Ely. Girarono nelle viuzze del centro, suonarono ad un campanello ed entrarono in un portone di un palazzo antico e maestoso, invece di prendere l’ascensore scesero una rampa di scale ed entrarono per una porticina semiaperta. ...
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