1. L'amministratrice di condominio


    Data: 13/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: uomo_discreto, Fonte: Annunci69

    E’ tarda serata di fine agosto, mia moglie mi intima di andare a pagare il condominio, le rate di luglio e agosto, scadute da tempo. Non le abbiamo pagate perché non c’eravamo, fosse per me aspetterei ancora ma lei è molto attenta su queste cose e mi stava stressando già da sdraiati al sole sul lettino. Le dico che chiamerò l’amministratrice per vedere se è in ufficio o ancora in ferie. L’amministratrice è una donna di circa 40 anni, da come si veste e dallo sguardo ho sempre capito che era una troia, tendente alla sottomissione pure, così la chiamo facendo lo spiritoso, e lei divertita mi risponde per le rime, comunicandomi che sarà in ufficio fino alle 21.
    
    Finito il lavoro mi reco nel suo studio, un ufficio a piano terra, la porta è chiusa così suono il campanello e lei mi apre. Ha i capelli a caschetto scuri come gli occhi, grandi, fisico asciutto e altezza media. E’ vestita con minigonna jeans, piuttosto corta come al solito, scarpe aperte col tacco e camicetta, generosamente aperta a mostrare le tette. L’abbigliamento è, come mi aspettavo, da zoccola, però naturalmente non posso certo fare la prima mossa io. Mi fa piacere però che dopo che sono entrato lei chiude la porta a chiave, può essere un primo segnale. Dopo averci stretto le mani ci accomodiamo alla sua scrivania.
    
    - Sig. ____________ buonasera, finite le ferie ? –
    
    - Eh già, e come vede appena si torna si deve subito pagare –
    
    - Eheheheheheh, quello spetta a tutti. Un attimo che prendo le ricevute ...
    ... –
    
    Si alza e inizia ad armeggiare con l’armadio posto dietro la sua poltrona, alzandosi un po’ sui tacchi con il risultato che la minigonna si alza un po’. Mi sta stuzzicando? Difficile ancora da dirsi visto che lei normalmente è così, anche durante le riunioni di condominio.
    
    Il fatto che ci metta tempo però può essere un segnale per mostrarmi bene bene il suo culo rotondo e le sue cosce scoperte.
    
    - Eccole qui, sono 71,20 euro in totale – dice lei tornandosi a sedere e accavallando le gambe.
    
    Tiro fuori 4 banconote da venti euro e le metto sul tavolo.
    
    - Non ha per caso 1,20 euro spicci? –
    
    - Eh no, mi spiace, ho appena prelevato dal bancomat, stavo senza soldi –
    
    - Va bene, mi aspetti un attimo che vado a vedere nell’altra stanza se ho da cambiare –
    
    Si alza di nuovo e mi sculetta davanti entrando nell’altra stanza, dove di svolgono le riunioni. Sono indeciso sul da farsi, qualche segnale c’è stato ma magari lo confondo con la troiaggine insita in lei normalmente. Aspetto seduto un po’ mentre la sento armeggiare con armadi e rumori di spicci. Passano i minuti ma lei non torna così decido di alzarmi ed andare a vedere cosa succede.
    
    - Tutto bene? Non si preoccupi del resto, magari me lo da un’altra volta –
    
    dico io entrando nella stanza riunioni. Lei è piegata a 90’ sul tavolo riunioni ed ha le mani in una busta contenente monete. La minigonna jeans le è salita all’altezza delle chiappe, di cui posso vedere l’inizio oltre alla visione totale delle sue ...
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