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La mia istruzione
Data: 14/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee
... afferrare il gancio della lampo dei pantaloni, posta sul fianco.Ho paura, questi due ora mi spogliano e mi violentano. Mi chiedo perché fare tutta questa messinscena del posto di lavoro.La lampo si apre e mi abbassa i pantaloni, poi mi tira giù anche le mutandine, mentre l�altro aumenta la forza della presa.Quello che mi ha spogliata tiene in mano qualcosa.Si tratta di un clistere, di quelli che si vendono in farmacia e che una volta ho usato anch�io per fare degli esami clinici.Con una mano mi allarga la carne in mezzo alle chiappe e mi infila dentro il beccuccio di plastica del clistere.Cerco di oppormi, ma non posso far nulla.Sento il liquido freddo che entra nel mio corpo e risale nell�intestino.Continua a spingere e si ferma solo quando il contenitore è vuoto.Come è cominciata, finisce: il primo mi mette giù ed il secondo posa il clistere vuoto su un tavolinetto.Faccio l�unica cosa che posso fare: mi metto a posto le mutandine, tiro su i pantaloni e richiudo la lampo.�Mi segua, signora, è attesa.�il primo tizio mi fa strada in un lungo corridoio, mentre l�altro sparisce.�Per favore, dovrei andare in bagno.�Sento l�intestino già in subbuglio, ricordo bene l�effetto di un clistere, l�unica volta che l�ho provato.�Dopo, signora, dopo il colloquio.�Il tono è di quelli che non ammettono replica e lo seguo mentre sento i borbottii nel mio ventre che si fanno più forti.Apre una porta, mi fa entrare e poi la richiude, rimanendo fuori.�Venga avanti, buongiorno e ben arrivata.�Non ...
... è giovanissimo ma ha un�aria affascinante. Lui sì che può permettersi di indossare un vestito elegante.Riconosco la voce, deve essere lo stesso con cui ho parlato per telefono.Provo ancora, perché comincio a sentire deglistrizzoni micidiali all�intestino.�Per favore, dovrei prima andare un attimo in bagno.��Mi spiace, signora, ma ora non è possibile, ci potrà andare dopo, non sarà un colloquio lungo, dieci minuti, massimo un quarto d�ora.�Non ho dieci minuti di autonomia, forse neanche cinque, e comincio a pensare che sia tutto predisposto e voluto.Lui è seduto dietro una scrivania imponente ed io sono in piedi, di fronte a lui. Non ho la possibilità di sedermi ma, anche se ci fosse una sedia, non potrei, data la mia situazione intestinale.Tiene in mano il fascicolo con la documentazione che gli ho inviato e comincia a farmi domande. Vuole accertarsi che quanto scritto corrisponda a verità.Rispondo a fatica, sono in tensione, impegnata a trattenere lo stimolo che si fa sempre più forte.La prima scarica arriva improvvisa e non riesco ad impedirla.è accompagnata da un rumore forte ed inequivocabile, ma lui si comporta come se non avesse sentito.�Prego, continui, signora.�Avevo smesso di parlare, riprendo a fatica, mentre il tanfo della mia merda mi arriva alle narici.Un�altra scarica, più forte e più rumorosa, poi una terza. Me la sto facendo addosso come una bambina piccola.Guardo i miei pantaloni beige, attillati sui fianchi e larghi sul resto delle gambe, dove sono comparse ...