1. Avventura parigina


    Data: 15/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: biribissi

    Mi trovavo a Parigi da due giorni. Ero lì per una conferenza. In hotel scoprii che i miei vicini di stanza erano due ragazzi francesi sui 18 anni che poi seppi provenivano da Toulouse, molto carini, entrambi col nasino all’insù ed entrambi castani chiari con occhi verdi. Capitava che ci incontravamo nel corridoio e ci salutavamo. Il secondo giorno vidi solo uno dei due, mi salutò e mi disse che l’altro non stava bene. Gli chiesi cosa avesse e mi rispose “Jérome a mal au ventre, c’est une constipation”(Jérome ha mal di pancia, si tratta di una costipazione). Gli consigliai di fargli mangiare tante prugne secche che erano sempre presenti a colazione e gli dissi che casomai le prugne non avessero fatto l’effetto desiderato io conoscevo un altro frutto che sicuramente avrebbe risolto il problema. Mentre dicevo questo ridevo sotto i baffi. Louis, così si chiamava il ragazzo, non capì perché ridevo e me lo chiese. Gli risposi che lo avrebbe saputo nel caso l’altro frutto fosse servito.
    
    La sera, tornato dalla conferenza, bussai nella stanza dei due ragazzi. Mi aprì Louis e mi fece entrare. Jerome stava a letto con indosso solo un paio di boxer, girato su un fianco e si vedeva che non stava bene.
    
    I ragazzi erano preoccupati e non sapevano cosa fare. Louis mi chiese se potevo aiutare con il frutto di cui gli avevo accennato il giorno prima.. Gli dissi: “C’est un fruit tres special qu’on peut acheter seulement en pharmacie”(E’ un frutto speciale che si può comperare solo in ...
    ... farmacia). A queste mie parole Louis, ricordandosi del mio sorrisetto, afferrò al volo e disse : « Eh voila, je comprend! c’est une poire a lavement !!!” (Ah ecco, capisco è una pera per clistere) e si mise a ridere di cuore. Disse al suo amico che l’idea non era male e che si sarebbe potuto liberare presto. Jerome disse che acconsentiva pur di star bene. Mi proposi di andare io a comperare la peretta. In farmacia chiesi una pera da 500 cc e un tubetto di vasellina. Al ritorno chiesi a Louis se gli avrebbe fatto lui il clisterino. Louis disse che non ne aveva mai fatti ma avrebbe collaborato con me.
    
    Riempimmo la peretta di acqua tiepida e lubrificammo la cannula con la vasellina. Io l’avevo duro al pensiero di avere per le mie mani il culetto di Jerome e mi accorsi che pure Louis era eccitato. Dissi sfacciatamente a Louis: “Je vois que tu bande…. Tu es évidemment excitè a l’idée de fair le lavement a ton ami” (vedo che hai il cazzo duro… Sei evidentemente eccitato a l’idea di fare il clistere al tuo amico) e mentre dicevo così gli misi una mano sul cazzo duro che sporgeva dalla tuta. Nel frattempo Jerome senza alcuna timidezza si era tolto i boxer e si era messo a pecorina col culo in aria e la testa sul materasso. Mi girai un attimo e vidi che pure lui aveva il cazzo duro. Ero sicuro che tra noi tre oltre al clistere sarebbe successo dell’altro. Lubrificai il mio dito medio e cominciai a carezzare esternamente il buchetto di Jerome che rispondeva con dei gemiti; gli ficcai ...
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