Episodio traumatizzante
Data: 16/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Adesso mi pento, mi rammarico e mi rattristo considerevolmente per ogni occasione di fare l�amore che ho rifiutato e rinunciato, perché dopo tutto il mio girovagare e il mio vagabondare per il mondo, al presente comprendo e scopro che la sola cosa che mi eccita e che mi stuzzica veramente è il sesso. Io non posso astenermi, non posso rinunciare alla pulsione erotica e non vedo nessun buon motivo né alcun presupposto per non compierlo, perciò ho deciso scegliendo di goderne appieno di tutte le sue molteplici sfumature fino a quando le forze mi sorreggeranno e mi sosterranno. Io sento il bisogno d�esaminare il mio rapporto con la sessualità sugli amanti che giocano e sui piaceri della carne che più m�attirano, anche se a ben guardare sono proprio questi ultimi che ho più praticato, perché tutto m�invoglia al peccato, al pervertimento e al vizio.Io ipotizzo e suppongo che possa sembrarvi strano e diverso dal solito, però quell�immagine di sé innocente furono alla fine il disordine, lo scompiglio e lo sconquasso più grandi in modo categorico e indubbio. Quella fiammante mescolanza di corpi boccheggianti, la carne perfetta e splendente sembrava affondare senza fatica in sé stessa, oggetto e soggetto d�un piacere massimo, esclusivo e indipendente, così diverso da quello che suggerisce l�ano così avvilito e rugoso, chiuso in sé stesso, teso in conclusione una perenne smorfia di dolore. Mi eccita, poiché guardo con esclusivo piacere quelle natiche rosee e sode che gli si ...
... offrono con la pelle tirata, liscia e tenera. L�uomo che ammirava con me la visuale era grosso, non tanto muscoloso, però dal pelo ispido, con un cazzo spaventoso dal glande sporgente e gocciolante di sperma. Io avevo visto tante donne in quella posizione, avevo visto anche me stessa, eppure questa era la prima volta che vedevo un uomo in quell�atto di conciliante e di remissiva attesa. Io avevo ambito tante volte di trovarmi lì di toccarlo, scrutarlo, alzargli la faccia e fissare i suoi occhi, lubrificarlo con la mia stessa saliva. Io m�immaginavo nuda con un paio di quegli orribili stivali con le zeppe che hanno le puttane più svendute che ho visto per le strade di Verona, di quelle con i tacchi altissimi e affilati, legare quel corpo incolpevole con le natiche esposte e penetrarlo con uno di quegli spilli di vernice, lacerarlo, fargli male, dilaniare quella carne che si è insinuata nella mia mente, tanto da divenire un�ossessione.Occasionalmente ho avuto addirittura la tentazione di prostituirmi, fare sesso con degli estranei, disposti a pagare per scopare. Dopo la prima violentissima scossa e una lieve vertigine avevo provato la strana sensazione di cambiare pelle, dato che ero enormemente allarmata e impaurita, perché mi piaceva e volevo possederlo così umiliato a faccia coperta. Carne perfetta. Io ero capitata lì per caso in quel noioso e soporifero pomeriggio d�una giornata di primavera. Avevo ventiquattro anni, di fuori il club non aveva nulla che facesse prevedere ...