1. Mi rapisci i sensi


    Data: 17/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... erompere, intanto che lei m�osservava soddisfatta e successivamente squadrando il mio addome mi stuzzicava punzecchiandomi ulteriormente:�Li vuoi?� - disse astutamente lei, mostrandomi entrambi i piedi.Io provai a ribattere obbedendo al suo invito prendendoli tra le mani e avvicinando le labbra, però lei non me lo permise bloccandomi, perché questo non le bastava, in quanto tramite il suo gioco ambiva a ottenere di più:�Allora, li vuoi?� - ripeté volontariamente stuzzicandomi oltremodo.A dire il vero non era da molto tempo che stavamo insieme, malgrado ciò lei mi conosceva alquanto bene, giacché sembrava riuscisse avvedutamente sempre a cogliere intuendo appieno le mie intrinseche emozioni e sapeva quanto notevole imbarazzo provavo in quei momenti. Chissà, forse era un modo di fare terapia la sua, esortandomi e spingendomi a chiedere ciò che desideravo, del resto era un argomento che avevamo affrontato e trattato spesso quando ero un suo paziente, eppure dallo sguardo con cui continuava a scrutarmi, credo che il vero motivo fosse unicamente che lei s�eccitasse in modo smisurato affermando e imponendo il suo personale volere, per vedermi poi così indifeso e in balia del desiderio d�averla.Io provai a cercare una scappatoia, un modo per raggirarla, tuttavia sapevo che era inutile e probabilmente lo facevo per il piacere che sperimentavo nella resa totale dopo una breve schermaglia, sennonché accostai la faccia alle sue estremità e lei nel contempo rise a fior di labbra, ...
    ... captando il mio respiro approssimandosi sempre di più. Per un breve istante lei s�abbandonò a quel leggero brivido, io in quell�istante pensai che forse sarei riuscito nel mio intento e che per questa volta lei avesse deciso in conclusione d�arrendersi ritirandosi, però non appena avvertii che le mie labbra stavano per sfiorarla lei immerse rapidamente i piedi nell�acqua guardandomi in modo beffardo, ironico e vittorioso enunciando:�Li vuoi, non &egrave vero?� - disse di nuovo, trattenendo a stento una risata, intanto che leggeva la delusione, la fregatura e l�insoddisfazione sul mio volto.�Sì, ti prego� - bisbigliai io chinando lo sguardo visibilmente acquiescente e rassegnato.Lei osservava considerevolmente compiaciuta tutta la scena godendo appieno della mia capitolazione obbligandomi a fissarla con lo sguardo:�Non ho sentito bene, puoi ripetere? Che cos�hai detto?�.�Sì, voglio i tuoi piedi, voglio baciarli� - ribattei io, come se buttassi giù una medicina amara tutta d�un fiato, per non accorgermi, per non coglierne quello spiacevole sapore.�Che cos�aspetti allora? Tu sei il mio desiderio, datti da fare� - sostenne lei in modo categorico, strofinando la pianta del piede sul mio viso:�E� vero che lo sei?� - aggiunse poi, fermandosi con le dita sotto le mie labbra.�Sì, certo�.�Sì?� - chiese lei, accennando ad allontanarmi, contrariata e dispiaciuta dalla mia risposta, in quanto non accontentava per intero le sue attese:�Sì, mia padrona, sono il tuo schiavo prediletto�.�Bene, ...