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Spiaggia2013
Data: 19/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bsx_930
Isola d'Elba, estate 2013. Ero andato a trovare un mio amico all'Elba, lui era li a lavorare durante l'estate. Oramai era più di una settimana che ero li, e il mio amico, lavorando 16 ore al giorno mi lasciava spesso con i suoi colleghi in riposo. Uno di questi era Oscar, un ragazzo di madre inglese e padre campano. Era molto elegante nei modi e nel parlare, anche in costume da bagno, riusciva a farti sembrare un barbone e lui un lord di Cambridge. Aveva un fisico slanciato, spalle larghe per via del nuoto, gambe muscolose, e anche i piedi avevano un loro fascino. Una mattina eravamo solo io e Oscar, il vento creava onde meravigliose e a lui piaceva surfare. “Ti porto in un posto dell'isola poco conosciuto, ci sono onde meravigliose e il sole picchia tutto il giorno, così puoi abbronzarti da dio”. Disse caricando sulla sua jeep lo zaino e la sua tavola da surf. Effettivamente la spiaggia era ben nascosta e isolata, c'era da scendere un piccolo pendio fatto solo e soltanto di rocce, belle appuntite. Arrivati sulla spiaggia, dopo una bella mezz'ora per colpa della mia inesperienza, Oscar si spogliò rimanendo in mutande. “Non ti dispiace se vado a surfare un po'? Le onde sembrano perfette”. “Tranquillo, io mi metto qui a leggere”. Oscar si infilò la tuta da surf e partì verso il mare con la sua tavola color crema. Io mi distesi sull'asciugamano con le cuffie e presi il libro. Di tanto in tanto guardavo Oscar surfare, era uno spettacolo, ...
... si muoveva come se le onde fossero la sua casa, era agile, veloce, e non ne perdeva una. Dopo una mezz'oretta uscì dall'acqua, impilò la tavola nella sabbia e si tolse la tuta. Nel farlo, si tolse anche le mutande. Non volevo guardare, ma attirò la mia attenzione. Appena abbassò l'elastico delle mutante, il cazzo uscì ballonzolando da una parte all'altra per poi poggiarsi delicatamente sulle palle. Deglutì a fatica, le gocce che scendevano sul suo corpo, arrivavano al cazzo e scivolavano giù erano un piccolo piacere. Tornò alla tavola e con un panno l'asciugò, vedevo il suo culo, bello sodo, li davanti ai miei occhi. “Ti piace il posto?”. Disse tornando verso di me. Mentre si avvicinava, sentivo il mio cazzo crescere. Sembrava il Dio del mare. Aveva i capelli ancora bagnati, e i riccioli scuri, gli circondavano il viso abbronzato. “Si.. si molto bello”. Non volevo fissargli il cazzo, ma era li praticamente a portata di mano. “Ti piaccio per caso?”. Disse ad un tratto. Rimasi leggermente scioccato. “Come?”. “Chiedo se ti piaccio. Il tuo cazzo è in tiro”. Disse guardandomi verso il costume. “Be' non sei un brutto spettacolo”. Dissi. Lui sorrise. “Dai togliti il costume”. Continuò avvicinandosi. Ero un po' imbarazzato. “No dai..”. “Non vuoi?”. Disse mettendosi d'avanti a me, in fondo all'asciugamano. “No dai.. poi cosa vorresti fare..?”. Il mio battito era lievemente aumentato. “Te lo togli o no?”. Guardai il suo ...