Segreto inconfessabile
Data: 19/12/2020,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti
Sono le 20.30. Cammino, a passo svelto, stretta nella mia giacca nera, forse troppo leggera per una serata così fresca. Dove cazzo è finita la primavera? Che bello il centro storico! Alzo la testa per ammirare la maestosità dei palazzi e delle chiese. Sono sempre così di corsa,io, che dimentico spesso dove mi trovo. Mi sento persa, fra la folla di ragazzi che ogni sera, imperterrita, si riversa in queste strade strette. Il rumore dei tacchi, sull'asfalto irregolare, si confonde nella bolgia di musica e voci. Mi fermo all'angolo e le aspetto. Ma perchè ci siamo date appuntamento qui, se il locale è praticamente dall'altra parte della città? Sorrido pensando a questa serata, sono terribile. Ci ho messo giorni per scegliere cosa indossare e, ora, guardando gli stivali neri col tacco, mi sento soddisfatta. "Segreti inconfessabili" è questo il tema. Sono così eccitata all'idea che mi toccherei qui, sotto gli occhi di tutti. Mi muovo leggermente, alterno le gambe in avanti nel tentativo di spostare il body nero che sfrega, senza tregua, ogni mio buco. Sono già fradicia, e che cazzo! Il fatto è che tutte le volte che ho pensato a una donna, l'ho pensata fra me e te. Tutte le volte che l'ho toccata o l'ho avuta fra le cosce, a leccarmi e succhiarmi, ero davanti a te, con te, poi su di te. Non stasera. E non stasera perchè non so come e non so da quando, questo pensiero è diventato mio. Mi sono così esposta con loro, troppo e troppe volte! Eccole finalmente! Vedo arrivare la ...
... macchina, Stefania suona il clacson più volte, ci metto un secondo a salire, non può fermarsi qui. Ci salutiamo. Mi mettono di buon umore queste due stronzette, non so perchè, sono sempre così allegre e spensierate! Ci guardiamo divertite studiandoci da capo a piedi. "Ehilà ragazze, vi siete proprio impegnate!" Esclamo mostrando interesse per le calze a rete di Caterina. Ridiamo di gusto mentre eccitate e su di giri ci avviamo verso il mare. Sono una stupida! Fra tanti posti del cazzo doveva venirmi in mente proprio questo! Entriamo e il ricordo di noi, seduti a quel tavolo piccolo, a metà sala, mi travolge con la furia di un mare in tempesta. Mi lascio trasportare, arresa non nuoto, inerme e senza forze, annego. Quanto mi piacerebbe che fossi lì seduto, ora e ancora. I tuoi occhi a guardarsi intorno, il bicchiere di prosecco nella mano, lo sguardo bastardo che incrocia il mio, la mia fica grondante di voglia. E poi, le tue dita nelle mutande a raccogliere i miei umori, poi nella tua bocca ad assaggiarne il sapore. Ordiniamo un Nobile di Montepulciano e inizia così la nostra serata fatta di sguardi ammiccanti e sconcerie dette e non dette. Quando la prima bottiglia di vino è ormai andata, mi soffermo a guardare Caterina che continua ad accavallare le gambe prima da un lato poi dall'altro. E' proprio una stronza! Siamo circondate da persone di ogni sesso e genere e lei non aspetta altro che essere guardata fra le cosce! Glielo leggo in faccia. Sbottono ancora di più il mio vestito ...