1. La scintilla


    Data: 22/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Yaz

    ... metà. Quando sollevano lo sguardo, a pochi passi l’uno dall’altra, il tempo rallenta fino a fermarsi. Il silenzio rimpiazza le chiacchiere, gli schiamazzi, la confusione. Si bloccano, si guardano. Cinque lunghi anni. Contemporaneamente si sorridono, ed ecco che il flusso temporale torna a scorrere come prima. Ancora non si avvicinano, hanno timore di aprire bocca. Lui fa il primo passo, la rivede esattamente identica all’ultima volta che l’aveva vista. “Da quando bevi vino?” Chiede lei, come se non fosse successo nulla in tutto quel tempo. Lui abbassa lo sguardo, accenna un sorriso “Beh diciamo che la mia fidanzata me lo ha fatto apprezzare nel da qualche anno….” La risposta non tarda ad arrivare “Anche tu in compagnia quindi….e dov’è?” Chiede curiosa “Credo sia seduta da qualche parte di là” Si volta, prima di aggiungere “E tu? Come stai?” e si deve trattenere, perché vorrebbe dirle di tutto, che le manca, che vederla ha fatto risalire in lui tutti quei momenti passati e quella passione; si sente caldo. “Bene dai, purtroppo non posso stare molto…per lavoro. Ti trovo bene con questo completo” Sorride, e anche lei si deve bloccare; vorrebbe dirgli quanto gli fa sangue vestito in quel modo, il piattino con il cibo sopra tentenna, si sente vulnerabile a lui, ...
    ... dopo tutti quegli anni passati assieme. Ha una voglia matta di sesso, in quel momento, ma non può muovere un dito. Lui respira piano “Mi dispiace che tu non possa rimanere! Però mi fa piacere che stai bene!” Sono quelle conversazioni inutili e banali, da copione di film trash. Tutti e due vogliono dirsi altro, ma lì non possono farlo; sono stati sopraffatti dai loro istinti, e dai ricordi, e la prima a suggerire un cambio di location è lei. Vanno lontano dagli altri, in un grande giardino lì vicino (il matrimonio si è tenuto presso una enorme tenuta di famiglia dello sposo). Si parlano, si dicono tutto quello che si devono dire, fino a far rovesciare i bicchieri e far cadere il piattino, avvinghiati ora in un bacio a lungo ritardato. Lei ha dato realtà a quei pensieri notturni in cui si immaginava di stare ancora con lui, solo che adesso lo sente, lo assaggia, lo brama. Lui affanna, non sa bene dove baciarla, vorrebbe fare cento cose e non una sola, inala il suo profumo e il suo odore che così tanto gli mancava; ma si deve staccare. Si devono, staccare. Si guardano, come due adolescenti, eccitati, ma consapevoli. “Ti amo ancora, lo sai?” “Mi dispiace…” Si abbracciano, questa volta con più calma. Sono gli ultimi attimi, e lo sanno bene. E parlano in coro “E se…..” 
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