1. Sharon va in vacanza


    Data: 22/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Dominazione / BDSM Autore: Zorrogatto

    ... anche gli infermieri e Sharon, decollò dirigendosi al piccolo ospedale di Marsa Alam. Alla fine degli esami e delle medicazioni, il medico egiziano spiegò, in un buon italiano, che mentre Sharon poteva essere subito dimessa, vista la non gravità delle escoriazioni che le erano state medicate, Thomas avrebbe dovuto restare quarantottore in osservazione, a causa del trauma cranico. Sharon quindi, pur piangendo per la separazione, salutò Thomas e lo lasciò per rientrare al villaggio con un�auto guidata da un colossale inserviente egiziano del resort, che era appositamente venuto a prenderla. L�autista, che parlava un accettabile italiano, si dimostrò gentile, attento e cercò di distrarla nel noioso trasferimento, facendole domande �anche sulla sua storia con Thomas, fino a dettagli che lei giudicava, con un vago senso di vergogna, decisamente intimi-, commentando o ridendo alle sue risposte e la ragazza, nonostante il bruciore delle abrasioni e la pena per il suo amore �abbandonato� due giorni in un ospedale all�estero (ma lei non poteva fermarsi nell�ospedale e non aveva la possibilità di trovarsi una sistemazione in città!) si rilassò man mano che i chilometri scorrevano sotto le ruote, tanto che cominciarono a darsi del tu ed a chiamarsi per nome. Ad un certo punto chiese: �Quanto tempo ci vuole ancora, per arrivare?� Mahoud rifletté brevemente: �direi ancora una mezz�oretta� Lei tacque per un pochino, poi ammise, imbarazzata: �Dovrei fare un pochino d�acqua... Non credo di ...
    ... resistere fino al resort...� L�africano rise: �Nessun problema, Sharon! Vedo là un posticino adatto... anche se non &egrave uno dei vostri autogrill!� Lei sorrise, vagamente infastidita dall�ironia del giovane, mentre lui lasciava la striscia asfaltata per avventurarsi in uno stradello sterrato, fino ad arrivare ad alcuni massi che assicuravano un certa riservatezza nell�aria brulla e pianeggiante. L�auto non era ancora ferma, che Sharon aveva già aperto la portiera; poi si diresse a passo spedito al riparo dei massi, concentrata unicamente sul motivo della sosta; nel punto che le sembrò adatto si slacciò gli short, li abbassò insieme agli slippini e si accoccolò per svuotare la vescica. Mentre ad occhi chiusi era intenta a godersi il sollievo di quella essenziale operazione, sentì la voce, vicinissima, dell�autista: �che bel triangolino nero e folto che hai!� Aprì gli occhi e vide il giovane ad un metro da lei che la guardava... anzi: GLIE la guardava e proprio in un momento così intimo! Inoltre, orrore!, Mahoud aveva tirato fuori il suo piolo... anzi, non era un piolo: era una colonna nera come la pece, perfettamente dura e con una cappella grossa come una prugna. Lei sgranò gli occhi e lo stupore prese per un attimo il sopravvento sulla vergogna e sull�irritazione, contemplando quel colossale membro che �pensava- non potesse davvero esistere in natura e che fosse frutto di fotomontaggi, nelle foto che qualche volta aveva visto su internet! Poi si riprese, ma ormai l�uomo ...