Anna e il suo cornuto
Data: 23/12/2020,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: esperia
... farò sapere dove mandarmi le carte del divorzio.E me ne andai, ignorando Anna che mi correva dietro dicendo:- Davide, aspetta, ascoltami...+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++Ero sulle ginocchia in mezzo al ring e l'arbitro contò fino a sette, prima che mi alzassi. Una sciocchezza da parte mia, visto che ancora ci vedevo doppio e non vidi arrivare il gancio sinistro che spense la luce.Quando ritornai in me ero sdraiato su un lettino negli spogliatoi. Ancora con gli occhi chiusi, sentii una voce familiare.- Come sta?- Non troppo male. Soffrirà un po' di mal di testa e di vista annebbiata per qualche ora, ma non c'è niente di grave.- Mi sono così preoccupata quando l'ho visto andar giù in quel modo... Credevo che l'avesse ammazzato!- E' il prezzo che si paga per il divertimento...- Posso portarlo a casa?- Pensavo vivesse da solo.- Non più, se mi lascerà dire la mia.Mi resi conto che l'altra voce, oltre a quella del dottore, era di Anna.Anna?Anna era fuori dalla mia vita da sei mesi!Il dottore mi passò i sali sotto il naso e mi rianimò al punto che riuscii a sedermi sul lettino.- Davide, devi smetterla con la boxe, non hai pià l'età. - disse il dottore.- Devo pur pagare l'affitto, Piero.- Come vuoi. Ma niente incontri per i prossimi due mesi, almeno, chiaro? - e se ne andò. Guardai Anna con curiosità.- Che ci fai qui?- Ti porto a casa.- Ma se neanche sai dove vivo...- Certo che lo so. Sono rimasta non sai quante sere seduta in macchina fuori da casa tua, cercando ...
... di trovare il coraggio di suonare al tuo citofono.- Non ci vuole certo più coraggio a suonare un citofono che a scoparti uno stronzo sotto il mio naso!- Invece sì. - rispose con un filo di voce.- E perché mai comunque avresti voluto suonare al mio citofono?- Per parlare con te e convincerti a tornare a casa.- Quel bordello in via Guerrazzi non è certo casa mia.- Se non ti piace la vendo e ne compro un'altra.- Anna, lasciami in pace. Sono passati sei mesi, ti ho rimosso dai miei pensieri e sto cavandomela abbastanza bene.- Io no... - quasi piangeva.- No cosa?- Non me la sto cavando per niente bene, Davide. Non riesco a dormire, ho crisi di panico e praticamente non mangio più.- Tutti i tuoi amanti sicuramente ti staranno aiutando.- Davide, non c'è più stato nessuno dal giorno in cui te ne sei andato.- Sicuro! - l'espressione del mio viso dovette aiutarla a capire il sarcasmo.- Seriamente. Mai più nessuno da allora. E anche prima tu sei sempre stato l'unico uomo per me.- E tutti gli altri, allora?- Utensili, niente di più.- Utensili, eh?- Sì, utensili che ho usato perché ero stupida.- Questa non l'ho capita.- Ti spiego. Avevo finito per sospettare che tu stessi con me solo per i miei soldi e quindi architettai uno stratagemma per esserne sicura. Così portai a casa Corrado quella sera, pensando che gli avresti spaccato la faccia o che te ne saresti andato sbattendo la porta. Invece restasti lì a guardarci senza fare nulla. Non l'avrei mai creduto. Mi hai spezzato il ...