1. Fotografare quegli attimi


    Data: 23/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... trovato conversando amabilmente dentro casa sua, sosteneva lei per l�occasione. Io non ero molto convinta, tuttavia pur di stare ancora con lei mi fermai volentieri, al momento la guardavo mentre sistemava la spesa ancora nei sacchetti. Lei era perfetta in ogni suo gesto e metteva dedizione ed entusiasmo anche nelle cose più semplici della vita quotidiana, come per esempio riordinare i barattoli della salsa di pomodoro, tuttavia quando s�accorgeva d�essere guardata arrossiva e sorrideva, poi velocemente si girava. Era assurdo e persino stravagante essersi baciate, leccate, toccate, abbracciate l�una all�altra per ore e poi imbarazzarsi soltanto per degli sguardi. Era però divertente, perché tutto questo mi faceva stare bene, nessuna delle due parlava e così senza nemmeno accorgermene le dissi:�Mi piace starti vicino�.Io avevo appena finito di parlare e sentimmo suonare il campanello, lui era arrivato. Finalmente ero riuscita a esprimere qualcosa e senza neanche rendercene conto mi ritrovai di nuovo a dover recitare la parte della migliore amica di Matteo:�Ehi, che sorpresa, ciao Lidia�.�Ciao Matteo�.Si baciarono davanti a me come sempre d�altra parte, ma quella volta mi diede un po� fastidio. Aveva sorriso vedendomi lì con la sua donna, ma a un certo punto le sue labbra s�incupirono un poco, quasi come se avesse preso coscienza della situazione. Non era nostra abitudine passare del tempo insieme e per quanto ne sapeva lui io e Teresa ci frequentavamo solamente quando ci si ...
    ... ritrovava tutti e tre. Quella sua espressione mi fece abbassare lo sguardo, in quanto non sapevo che cosa dire né che cosa fare, quindi in qualche modo trovai riparo nel fingermi distratta. Il cuore mi pulsava nel petto fortissimo e se fossi rimasta ancora lì, seduta al tavolo con gli occhi rivolti verso il pavimento sarei esplosa. Io m�alzai velocemente e continuai a mettere in ordine le scatole della pasta rimaste ancora sul davanzale della cucina, pensando che se me ne fossi andata in quel momento si sarebbe capito qualcosa. Matteo andò in camera per posare la giacca e ancora assorto nei suoi pensieri, chiamò Teresa perché lo raggiungesse. Io diventavo sempre più irrequieta e le mani iniziarono a tremare, perché sentivo che sarebbe successo qualcosa, in quanto ero terrorizzata all�idea di perderli entrambi.Cercai di calmarmi, perché il rumore della confusione nella mia testa m�impediva d�ascoltare quel che si dicevano nella stanza da letto. Sentivo parlare a bassa voce, ma il tono del mio migliore amico era fermamente alterato. Lui aveva capito tutto, non so come né da cosa e perché, ma si era accorto di qualcosa. Teresa continuava a parlare tranquillamente, tanto che pensai potessero discutere di qualcosa in cui io non c�entravo per nulla, poi all�improvviso sentii un colpo sulla porta, come se qualcosa vi avesse sbattuto contro. Mi spaventai e m�avvicinai di scatto verso la camera, poi mi bloccai per capire meglio che cosa stava succedendo, sennonché udii un altro colpo, ...
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