Fotografare quegli attimi
Data: 23/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... in quanto più ci guardava più sragionava, io sentivo il mio corpo dirigersi verso la resa, lo percepivo abbandonarsi a quel vortice di mani, di lingue e di sessi che si sfioravano, s�intrecciavano e si toccavano, poiché era divertente, spassoso e stancante. Non avevo soltanto una persona a cui pensare, non potevo dedicarmi solo a uno di loro, dovevo estendere il piacere a entrambi, siccome in alcuni momenti interpretavo quello che stava accadendo, precisamente come una sfida.Io dovevo riuscire a soddisfare i desideri di due persone completamente diverse con bisogni e con necessità differenti, malgrado ciò tutto questo m�intrigava e persa nei pensieri offuscati mi liberai da quei due corpi sopra di me per prendere in mano le redini della situazione. In maniera decisa spinsi sul letto Matteo, andai sopra di lui e iniziai a guardarlo mentre indifeso leccava la mia fica, lei nel frattempo sopra di lui iniziò a ondeggiare su e giù, poiché i gemiti di Teresa e i miei s�incontravano creando una melodia bizzarra di piaceri. A un certo punto la finestra appena socchiusa si spalancò del tutto, facendo entrare una ventata d�aria freschissima che ci travolse, in quella circostanza io vidi la pelle della mia amante ricoprirsi di brividi che in un attimo scomparvero, perché il calore dei nostri corpi aumentava a ogni piccolo movimento. Io captavo spiccatamente una lingua appassionata dirigersi lungo la mia fica, poiché mi bagnava e mi faceva muovere a piccoli scatti facendomi quasi venire, ...
... percepivo le contrazioni inenarrabili in ogni parte del corpo, soprattutto delle gambe, che si chiudevano leggermente a ogni lieve scossa. Io stavo godendo e lo facevo sempre più rumorosamente, lei guardandomi s�eccitò ancora di più e venne con il fidanzato dentro il suo corpo. Mancava però lui, ancora eccitato, ancora duro dentro quell�accogliente, focosa e umida caverna, io mi coricai china sul letto e Teresa fece la stessa cosa iniziando ad accarezzarmi i capelli, felice e sorridente, poco dopo sentii Matteo penetrarmi di nuovo, però questa volta i suoi movimenti erano più lenti, più amabili, perché mi piaceva e lo sentiva:�Ti piace così?� - mi chiese lui già soddisfatto.Io sorrisi come per chiedere significativamente se non si notasse, poco dopo avvertii delle calde e dense gocce del suo orgasmo cadere sulla mia schiena! Lui aveva sborrato con gusto ed era piaciuto a tutti e tre. Matteo il mio amante mi ripulì amorevolmente e poi si coricò di fianco a noi, io sentivo le loro braccia intrecciarsi su di me, in quanto forti e ben saldi ci stringevamo come una madre fa con il proprio figlio nella notte più buia. L�aria di metà maggio era ancora troppo fresca per avvolgere i nostri corpi spogli, così Teresa muovendosi graziosamente come una ballerina sopra un carillon s�alzò per chiudere la finestra per poi sdraiarsi ancora con noi sul letto disfatto.Nessuno disse una parola, perché bastavano i nostri occhi a descrivere e a rappresentare che cosa stesse circolando nella testa ...