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Quando è troppo, è troppo
Data: 23/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MaxNa
... fissò al letto. Mi tappò la bocca con del nastro e cominciò a spogliarsi di fronte a me in modo provocatorio. Quella sensazione di rabbia mista alla voglia che avevo mi stavano facendo impazzire. Dopo essersi spogliata andò via lasciandomi nudo e legato. Passò circa un'ora. Quella stronza mi aveva piantato così. Tornò sorridendo con tono ironico e disse: Lei: scusami se ti ho fatto aspettare, ma sai, i pompini non li faccio mica quando lo decidi tu. In me la rabbia cresceva ma non potevo farci nulla. Tornò su di me mollandomi una sberla bella pesante in faccia. Mi fece malissimo. Si mise a ridere e intanto prese a stuzzicarmi il petto con le unghia. Man mano il solletico diventò dolore e mi stava proprio graffiando. Dopo, con la lingua, prese a leccare sui graffi e mordicchiare i capezzoli. Scese ancora più giù dandomi dei veri e propri morsi sui fianchi e sull'addome. Quando arrivò sul cazzo ebbi una paura tremenda. Non sapevo quali fossero le sue intenzioni. Lo impugnò con forza segandomi. Sembrava volesse strapparmelo mentre con l'altra mano stringeva le palle. Ero eccitato ma anche mezzo dolorante. Mille pensieri che mi frullavano per la testa, non ci capivo più nulla. Ebbi un leggero sollievo quando cominciò il suo raffinato pompino, come solo lei lo sa fare. Sentivo la sua lingua colma di saliva che scivolava veloce per tutta l'asta fino alle palle che ingoiò ripetutamente. Quando cominciai a fremere e stavo per venire, la stronza smise di spompinarmi e si alzò dal ...
... letto. Cercai di emettere qualche suono seppur con la bocca tappata implorandole di finire. Si mise a ridere e me lo impugnò di nuovo facendolo schizzare per aria. Tutti i getti mi arrivarono addosso. Non aspettò nemmeno che tornasse duro e prese a segarmi ancora. Continuò così per altre 2 volte senza mai mollare il cazzo. Alla terza sborrata ero dolorante, esausto e pieno di sborra addosso. Disse: Lei: adesso sai quello che provo quando mi sfondi lasciandomi stremata e piena di sborra. Raccolse la sborra con la bocca, mi tolse il nastro dalla bocca e baciandomi me la fece colare tutta in bocca. Devo ammettere che non mi fa schifo, è pur sempre mia, ma berne così tanta mi creò un certo senso di disgusto. Si mise a ridere e disse: Lei: mmh ti piace ehh bastardo! Quanta ne ho bevuta io per te ehh? Ho tanta di quella tua sborra nel mio corpo. Mi mollò un'altra sberla, poi si alzò e andò via di nuovo. Ero una furia, non riuscivo a darmi pace. Tornò, stavolta dopo mezz'ora penso e in mano aveva un dildo. Alla vista di quel coso, cominciai sul serio a essere preoccupato e presi a tirare con tutta la forza per liberarmi. Era inutile. Mi saltò sopra e disse: Lei: adesso questo bel cazzone quì, amore mio, sai dove lo mettiamo? Ormai ero fuori di me, cercai di divincolarmi. Mi tolse il nastro dalla bocca. A quel punto dissi: Io: amore no, per favore. Faccio io quello che vuoi tu da oggi ok? Lei: appunto, io voglio mettertelo nel culo. Quindi te lo farai fare, così capirai il dolore che si ...